venerdì, Marzo 29, 2024

Napoli, la protesta dei tassisti per l’ok del Comune ai bus turistici in città

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Il Consiglio comunale ha approvato il regolamento sui servizi di trasporto pubblico di linea autorizzati, che favorisce i bus turistici, ma scatena le ire dei tassisti.

E’ stato approvato ieri, a maggioranza (con l’astensione del consigliere Moretto), durante la seduta del Consiglio comunale di Napoli, il regolamento Servizi di Trasporto Pubblico di Linea Autorizzati che propone l’adozione del regolamento per disciplinare i servizi di trasporto pubblico che si svolgono senza oneri a carico dell’amministrazione pubblica che li autorizza. Come riferisce un articolo de Il Mattino, a firma di Valerio Esca, ad essere colpiti sono soprattutto quei bus turistici, di aziende locali, che effettuano servizi navetta in citta’. Come, ad esempio, City sightseeing e Tramvia del Vesuvio.

Ma tutto cio’ non ha placato l’ira dei tassisti napoletani, che potrebbero tornare a protestare nelle prossime settimane, come accaduto a fine marzo scorso. Napoli, la protesta dei tassisti per l'ok del Comune ai bus turistici in cittàIl tutto nonostante il fatto che l’atto sia passato, come illustrato dal presidente della commissione Infrastrutture e Trasporti Simeone, con una serie di emendamenti condivisi in commissione e sui quali la stessa ha chiesto osservazioni anche alle associazioni di categoria. Compresa proprio quella dei tassisti. A spiegare il perche’ di questa ulteriore protesta, ci pensa Salvatore Troise, dell’Uritaxi, proprio dalle pagine de ‘Il Mattino’. “Sicuramente adesso si potra’, in parte, arginare l’invasione dei pullman che utilizzano le strade cittadine per fare i comodi loro, ma a Napoli andrebbe proprio vietato l’ingresso”.

“Al di la’ del regolamento – prosegue Troise – e’ giusto ricordare che questi bus turistici effettuano fermate in citta’, come quelli di linea Anm. Vanno da Napoli a Pompei? Bene, si faccia solo il viaggio da capolinea a capolinea senza invadere le strade”. Se da un lato, quindi, il regolamento dovra’ obbligatoriamente essere rispettato dalle imprese autorizzate per il trasporto pubblico, che potranno utilizzare le strade cittadine solo dopo l’ok di Palazzo San Giacomo, dall’altro, i tassisti non sembrano per nulla sereni.

Bus turistici, la protesta dell’Usb: “Mancano i controlli”

Soprattutto per la mancanza di controlli, come riferisce Cosimo La Malfa dell’Usb. “C’e’ una societa’ di Torre del Greco che non era autorizzata neanche nella sua citta’ a poter effettuare servizio turistico, almeno fino a poco tempo fa. A Napoli invece fa il bello e il cattivo tempo, utilizzando le fermate Anm come se nulla fosse. Ci sono poi all’interno del Porto i servizi di navetta, che ovviamente ci tolgono lavoro. Il regolamento a cosa serve se poi non si effettuano i controlli?”.

Controlli che, qualora dovessero rilevare, contravvenzioni al regolamento, con l’utilizzo di un percorso diverso da quello autorizzato, comporterebbero sanzioni che andranno da un minimo di 103 euro ad un massimo di 309 euro.

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