venerdì, Aprile 19, 2024

Coronavirus, Napoli risponde alla paura con un flashmob musicale

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

Dai Quartieri Spagnoli a Fuorigrotta, la musica è rimbalzata di balcone in balcone, in diverse zone della città: ecco come Napoli combatte la paura del Coronavirus.

Tricolori, coperchi delle pentole e musica. Napoli, alle 18, è mille suoni, la gente si affaccia a finestre e balconi per fare rumore contro la paura del contagio. Si canta, c’è chi intona l’inno di Mameli e chi punta sul repertorio napoletano.

La musica rimbalza di balcone in balcone, in diverse zone della città, a partire dai Quartieri spagnoli: da Pino Daniele con “Napul’è” ad Andrea Sannino con “Abbracciame” e “I ragazzi della Curva B” di Nino D’Angelo. Ma il repertorio è vasto, attraversa tutta la musica partenopea. A Fuorigrotta, ma anche in altri quartieri del capoluogo campano, l’appello circolato ieri su FB è stato raccolto dai cittadini a suon di sirene, tamburelli e stoviglie, le cosiddette “caccavelle”, prese a colpi per far rumore, per un breve momento di condivisione e vicinanza nei giorni di isolamento.

Telefonini, tablet, schermi dei computer e casse audio sono stati rivolti verso la strada: insieme si ascolta la musica e si canta.

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