venerdì, Aprile 19, 2024

Università Federico II, nuovo successo: sarà un centro di ricerca per la fertilità

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Luigi Maria Mormone
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Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

La Federico II sarà centro ricerca per la fertilità: l’ateneo ha vinto una competizione globale, per cui Merck (multinazionale nei settori della sanità) ha deciso di investire a Napoli.

Nuovo successo per l’Università Federico II di Napoli. Al termine di una competizione globale aperta a tutte le università del mondo, l’Ateneo napoletano (che ha recentemente festeggiato 795 anni) è stato scelto dalla Merck, multinazionale scientifica e tecnologica nei settori della sanità, per ospitare due progetti innovativi nell’ambito della ricerca per la fertilità: il Fertility Training Center per la formazione di ginecologi ed embriologi provenienti da tutto il mondo e un hub tecnologico (che includerà tutte le attività di innovazione della divisione Fertility).

Con un investimento di oltre 3 milioni di euro, si cercherà quindi di promuovere l’innovazione nel campo della fertilità, per fornire procedure più sicure e più solide per favorirla. Il programma, realizzato grazie all’alleanza con Regione Campania e Federico II, prevede la creazione di una “rete collaborativa” basata su un approccio di Open Innovation con l’obiettivo di tradurre la scienza biomedica in applicazioni cliniche concrete, fornendo finanziamenti e supporto durante il processo di traslazione, caratterizzato da un approccio multidisciplinare e collaborativo.Università Federico II, nuovo successo: sarà un centro di ricerca per la fertilità “Il MIP – spiega Salvatore Longobardi, Senior Global Medical Director Fertility Merck – supporta la ricerca nel campo della riproduzione umana nelle sue fasi iniziali, mettendo in contatto i partecipanti e i loro gruppi di ricerca con una gamma di esperti e di servizi innovativi, offrendo tecnologie all’avanguardia e supporto costante durante l’intera fase di sviluppo“.

La rete di saperi coinvolgerà medici, ricercatori, embriologi e ingegneri per testare approcci tesi a sviluppare e tradurre ricerca e tecnologie nella pratica clinica. La Federico II offrirà l’accesso ai servizi di biosensing, impianto e inseminazione su chip, bioreattoristica, consegna di agenti bioattivi mediante nanocarrier degradabili e nanoemulsione.

Grandi protagoniste saranno la facoltà di medicina e il Policlinico: “Innovazione tecnologica – sottolinea il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, Vincenzo Viggianie formazione d’avanguardia arricchiscono il percorso che l’Azienda promuove per la tutela della salute riproduttiva, grazie al Centro di Riferimento Regionale per la Procreazione Medicalmente Assistita, riconosciuto a livello europeo.Università Federico II, nuovo successo: sarà un centro di ricerca per la fertilità Il Centro è particolarmente dedito alla preservazione della fertilità ed ha sviluppato una rete regionale di oncofertilità. Presso l’AOU, nell’ultimo biennio sono stati effettuati più di 2000 counselling, oltre 1000 crioconservazioni e in 1200 casi si è preservata la fertilità con trattamenti farmacologici“.

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