venerdì, Marzo 29, 2024

Napoli, Galleria Umberto: terminato il restauro dopo tre anni

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Galleria Umberto I: presentati i lavori di restauro conservativo delle facciate (costati tre milioni di euro).

Si è concluso dopo tre anni il restauro conservativo delle facciate della Galleria Umberto I di Napoli. Sidief, società che si occupa del patrimonio immobiliare della Banca d’Italia e che ha ristrutturato la parte della galleria partenopea di sua proprietà (quella che affaccia su via Verdi e verso il teatro San Carlo) ha infatti presentato i risultati del restyling.Napoli, Galleria Umberto: terminato il restauro dopo tre anni I lavori sono costati tre milioni di euro, utili per dare nuovo splendore a uno dei luoghi più suggestivi di Napoli: “I lavori hanno subito un’accelerazione – spiega a “Il Mattino” Mario Breglia, presidente di Sidief – dopo la tragedia del ragazzo su via Toledo (Salvatore Giordano, il 14enne deceduto nel 2014 dopo un crollo di calcinacci dalla facciata, ndr) e siamo stati disponibili ad andare più rapidi curando l’intervento di recupero e analisi della parte originaria”.

Altri dettagli sono stati spiegati dal direttore tecnico, Franco Martinelli: “Tutta la progettazione – dice Martinelli- è stata fondata su un’approfondita indagine diagnostica con strumenti moderni per trovare le soluzioni migliori per il recupero dei decori e il consolidamento dei fregi, tutto concordato con la soprintendenza. Oltre agli ultimi solventi, abbiamo usato sistemi laser per eliminare strati particolarmente delicati di vernice aggiunta in successione. La galleria ha subito due guerre, in particolare il secondo conflitto le ha inferto ingenti danni e ci sono state ricostruzioni improprie che sono emerse durante il restauro”.

I lavori sono stati realizzati dagli operai della Coedil, che ha lavorato insieme alla Gerso Restauri (già coinvolta nel restauro della Domus di Pompei e altri edifici storici come Palazzo Barberini). Particolare rilevanza hanno avuto le operazioni di restauro sui fronti interni. Grazie alle indagini di laboratorio e allo studio storico, è stato possibile riportare alla luce l’immagine originale dell’edificio (inaugurato nel 1890). L’incremento dei requisiti di sicurezza, nel rispetto della storicità del bene, risolve definitivamente il rischio di caduta o distacco dovuti al naturale degrado.

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