martedì, Aprile 23, 2024

Coronavirus e fase 2: autocertificazione sarà necessaria solo in alcuni casi

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Coronavirus in Italia: nei provvedimenti che il Governo sta definendo per la fase 2 non dovrebbe più esserci l’obbligo della autocertificazione (che molto probabilmente servirà solo per gli spostamenti da una regione all’altra).

L’inizio della fase 2, previsto per il 4 maggio, è imminente. Entro la fine di questa settimana, il Governo sta per rendere ufficiali le misure per la fase definita dal premier Giuseppe Conte di “convivenza con il Coronavirus”. Tra esse, non dovrebbe più rientrate l’obbligo di portare con sé un modulo di autocertificazione negli spostamenti in auto o a piedi.

Infatti, durante il periodo di lockdown ancora in vigore, chiunque esca di casa è tenuto a compilare un modulo autocertificazione, in cui dichiarare i motivi per cui si esce (ad oggi, gli spostamenti sono consentiti solo per fare la spesa, andare a lavoro o motivi di salute, con sanzioni fino a 3mila euro per chi sgarra).

Dal 4 maggio, con ogni probabilità i moduli per l’autocertificazione (più volte modificati in questi mesi a seguito dei vari DPCM) non serviranno più, se non per casistiche limitate.

Uno dei temi più dibattuti è quello degli spostamenti da regione a regione, tenendo conto che la situazione del contagio in Italia è molto differente da una zona all’altra. Per questo, appare scontato che vi saranno delle limitazioni per gli spostamenti interregionali, soprattutto per entrare (o uscire) in quelle aree in cui la diffusione del virus appare ancora sostenuta. In quel caso, gli spostamenti dovranno essere motivati e dunque servirà l’autocertificazione. 

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