martedì, Aprile 23, 2024

Associazione Scarlatti, in concerto Il Quartetto di Cremona

- Advertisement -

Notizie più lette

Carlo Farina
Carlo Farinahttps://www.2anews.it
Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Secondo appuntamento con la “mezza” Stagione di Concerti della Associazione Alessandro Scarlatti che propone una serata tutta dedicata a Bach e alla sua “Arte della Fuga” BWV 1080. 

Secondo appuntamento giovedì 10 marzo 2022 alle ore 20.30 al Teatro Sannazaro, con l’incontro tra antico e moderno caratterizzerà il concerto del prestigioso Quartetto di Cremona con l’esecuzione delkl’ultimo capolavoro incompiuto di Johann Sebastian Bach, L’Arte della Fuga BWV 1080, opera fra le più complesse mai scritte e culmine di stupefacente virtuosismo polifonico, fra i più alti della storia della musica.

Introdurrà L’Arte della Fuga, un’opera inedita di Fabio Vacchi,  uno fra i più illustri compositori del nostro tempo, commissionata dallo stesso Quartetto e dal Comitato Amur di cui fa parte la Associazione Alessandro Scarlatti: il Quartetto n. 6 “Lettera a Johann Sebastian Bach”, in cui Vacchi rende omaggio a Bach citando l’incipit de L’Arte della Fuga in modo enigmatico. 

Senza dubbio la più misteriosa, complessa ed enigmatica composizione di Bach che non reca nemmeno un titolo ne indicazioni di sorta e scritta da un genio cieco alla vigilia della morte, «L’Arte della Fuga», è riconosciuto all’unanime il capolavoro estremo di Johann Sebastian Bach, che dopo averci lavorato per ben dieci anni, ne dettò le ultime righe prima di spirare, il 28 luglio 1750, fermandosi alla battuta 239, poco dopo l’apparizione del terzo soggetto che, nella notazione tedesca, corrisponde alla sigla B.A.C.H. «La sua firma, là dove se n’è andato. Il suggello del suo testamento musicale e spirituale», spiega Simone Gramaglia, viola del Quartetto di Cremona. 

L’arte della fugasembra scritta proprio per un quartetto — continua Gramaglia in una recente intervista al Corriere della Sera Milano — Così, invece di usare una delle tante trascrizioni, l’idea è stata di suonare la versione del manoscritto originale. Che da un unico tema in re minore costruisce una cattedrale sonora composta da 13 contrappunti e 5 canoni. Per affrontarla abbiamo dovuto usare alcuni accorgimenti, per alcuni contrappunti: Paolo Andreoli alterna il violino alla viola, mentre io mi sono fatto fabbricare da un liutaio milanese, alcune corde apposite in budello, per passare dai colori della viola a quelli più scuri del violoncello».

In questo modo, tramite l’utilizzo di una viola tenore e anche di un flauto dolce, le linee originali sono accuratamente seguite e chiaramente distinguibili, creando una fusione uniforme di tutte le voci.

Questa Lettera è il mio umile canto a Bach – spiega Vacchi parlando della sua composizione in stile contrappuntistico –   perché ci accompagni verso un cambiamento, ora che tanto è stato scoperto rispetto alla sua epoca, ma altrettanto dovrebbe trasformarsi. Le varie sezioni di contrappunto rigoroso, introdotte, inframmezzate e chiuse da episodi dall’andamento preludiante, assecondano la natura lirica del materiale, degli strumenti, dell’interpretazione (che in questo caso è parte integrante della premessa compositiva, ben conoscendo io, da tempo, le potenzialità del Quartetto di Cremona), per confluire in un finale che ne è la sintesi.”

Il Quartetto di Cremona nasce nel 2000 presso l’Accademia Stauffer di Cremona. Si perfeziona con Piero Farulli e con Hatto Beyerle, affermandosi in breve come una delle realtà cameristiche più interessanti sulla scena nazionale e ben presto anche internazionale, ospite regolare nei principali festival e rassegne in Europa, Sudamerica, Australia e Stati Uniti. Dal 2011 al 2014 come “Artist in Residence” presso la Società del Quartetto di Milano ha eseguito l’integrale dei quartetti di Beethoven, e poi nel 2016 il ciclo completo dei quartetti di Mozart.

Dall’autunno 2011 sono titolari della cattedra di Quartetto presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona. Nel 2011 è uscito per la Decca l’integrale dei Quartetti di Fabio Vacchi e nel 2012 per la Naxos, hanno inciso un disco dedicato ai compositori italiani dal titolo “Italian Journey”. In corso è la pubblicazione dell’integrale dei Quartetti di Beethoven per la casa discografica tedesca Audite: il primo volume ha ottenuto subito importanti riconoscimenti come 5 stelle dal BBC Music Magazine e dallo Strad e nel giugno 2013 è stato nominato Disco Star del mese dal prestigioso Fonoforum tedesco.

Grande successo hanno ottenuto anche i volumi successivi, esaltati dalla critica internazionale che unanimemente considera il quartetto di Cremona il vero erede del Quartetto Italiano. Tra gli ultimi riconoscimenti si segnala il Supersonic Award della rivista tedesca Pizzicato e la nomination all’International Musical Award 2015 per la musica da camera.

L’ensemble è anche testimonial per Thomastik Infeld Strings e del progetto internazionale “Friends of Stradivari”, grazie al quale è stato il primo quartetto italiano a suonare per un tempo prolungato gli strumenti che compongono il cosidetto “Paganini Quartet” di Antonio Stradivari, in prestito dalla Nippon Music Foundation (Tokio):

Cristiano Gualco suona un violino Nicola Amati, Cremona 1640

Paolo Andreoli suona un violino Paolo Antonio Testore, Milano ca. 1758 (Kulturfonds Peter Eckes)

Simone Gramaglia suona una viola Gioachino Torazzi, ca. 1680 (Kulturfonds Peter Eckes)

Giovanni Scaglione suona un violoncello Dom Nicola Amati, Bologna 1712 (Kulturfonds Peter Eckes)

L’accesso ai concerti è consentito con mascherina FFP2 e GREEN PASS RAFFORZATO.

Biglietti:

platea e palco I° fila € 25;

palco II°e III° fila € 20;

ridotto giovani (under 25) €12

Prevendita online: www.azzurroservice.it

Infoline

Associazione Alessandro Scarlatti

081 406011

Whatsapp 3426351571

info@associazionescarlatti.it; www.associazionescarlatti.it 

Programma

Fabio Vacchi (1949)

Quartetto n. 6 Lettera a Johann Sebastian Bach 

Johann Sebastian Bach (1685 – 1750)

L’Arte della Fuga BWV 1080

Contrappunto 1(Violino I, Violino II, Viola, Cello)

Contrappunto 2(Violino I, Viola, Viola Tenore, Cello)

Contrappunto 3 (Violino I, Violino II, Viola Tenore, Cello)

Contrappunto 4 (Violino I, Violino II, Viola Tenore, Cello)

Canon 14 (Violino I, Cello)

Contrappunto 5 (Violino I, Violino II, Viola, Cello)

Contrappunto 6 (Violino I, Viola I, Viola II, Cello)

Canon 14a (Violino, Cello)

Contrappunto 7 (Violino I, Viola, Viola Tenore, Cello)

Contrappunto 8 (Violino, Viola, Cello)

Canon 15 (Violin, Flauto dolce)

Contrappunto 9 (Violino I, Violino II, Viola, Cello)

Contrappunto 10 (Violino I, Violino II, Viola Tenore, Cello)

Contrappunto 11 (Violino I, Viola, Viola II, Cello)

Canon 16(Violin, Flauto dolce)

Contrappunto 12a (Violino I, Viola, Viola, Cello)

Contrappunto 12b (Violino, Viola, Viola Tenore, Cello)

Contrappunto 13a (Violino, Viola, Cello)

Canon 13b (Violin, Viola, Cello )

Contrappunto 17 (Violino, Cello)

Contrappunto 18 (Violino, Viola I, Viola II, Cello)

QUARTETTO DI CREMONA

Cristiano Gualco, violino

Paolo Andreoli, violino e viola

Simone Gramaglia, viola, viola tenore e flauto dolce

Giovanni Scaglione, violoncello

- Advertisement -
- Advertisement -
- Advertisement -

Ultime Notizie