sabato, Aprile 20, 2024

Artrite reumatoide: Diagnosi, terapie e consigli utili

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Patrizia Zinno
Patrizia Zinnohttps://www.2anews.it
Patrizia Zinno è biologa nutrizionista napoletana e ha lavorato per circa 20 anni presso centri di Diabetologia, di Dialisi, Ematologia e Chimica Clinica. Ora insegna Scienza e Cultura dell’Alimentazione nella Scuola Alberghiera di Scampia.

In Italia ci sono 350mila pazienti affetti di artrite reumatoide, che nel giro di 5 anni intacca la capacità lavorativa, per cui c’è un grande problema di accesso alle terapie.

Il convegno ‘Artrite Reumatoide’ a Roma ha affrontato il tema. La presidente di Anmar, l’associazione nazionale dei malati reumatici, Silvia Tonolo, ha sottolineato che in Italia il 24,1% dei pazienti vive in una condizione di disabilità, contro il 3,9% della Francia e l’8,7% dell’Irlanda. “È fondamentale un percorso diagnostico terapeutico per il malato reumatico afferma la dottoressache abbia tre principi fondamentali: diagnosi precoce e tempestiva, presa in carico e cure adeguate e mirate con l’obiettivo di un miglioramento della qualità della vita.

Artrite reumatoide: I fattori a rischio e l'accesso alle terapieNove pazienti su dieci affermano che l’artrite reumatoide è impattante negativamente sulla propria vita, cinque su dieci ritengono di sentirsi esclusi dalla società“.

Da 20 anni i farmaci biologici hanno rivoluzionato le cure, ha spiegato il presidente della società italiana di Reumatologia Mauro Galeazzi, e nel futuro arriveranno altri ancora più efficaci. “Purtroppo l’Italia è ancora terzultima in Europa nella prescrizione dei farmaci biologici, seconda soltanto a Grecia e Portogallo.

Artrite reumatoide: I fattori a rischio e l'accesso alle terapieIl paziente italiano è discriminato rispetto a quelli europeo, e in Italia quelli del centro-sud stanno molto peggio rispetto a quelli del nord. Per raggiungere un ‘ottima prevenzione della disabilità e quindi della cronicità nell’invalidità, c’è bisogno di fare rete assistenziale integrata ed i piani diagnostico terapeutici (Pdta) rappresentano gli strumenti più idonei”.

Artrite reumatoide: I fattori a rischio e l'accesso alle terapieL’artrite reumatoide (AR) è una poliartrite infiammatoria cronica, anchilosante e progressiva a patogenesi autoimmunitaria, che colpisce tutte le articolazioni, provocando deformazione e molto dolore ed in alcuni casi si può avere la perdita della funzionalità degli arti,  in quanto l’infiammazione ha natura erosiva sulle strutture colpite. E’ una malattia che può insorgere ad ogni età, ma è più comune nelle persone di sesso femminile tra 40 e 50 anni.

Artrite Reumatoide, i fattori a rischio:
  • Processo infettivo
  • Fattori genetici e ambientali
  • Fattori di carattere ormonale

Le articolazioni colpite diventano dolenti e presentano tumefazioni, rossore o edema,  che può insorgere sulla pelle esattamente nelle zone  che sono colpite dall’infiammazione, soprattutto a livello delle mani e dei piedi, nelle zone  metacarpofalangee e interfalangee prossimali, così come anche  i polsi.

Un sintomo caratteristico che si può notare al risveglio mattutino è la rigidità articolare per almeno un’ ora e molto frequente anche la presenza di febbricola e stanchezza muscolare. In alcuni casi i pazienti tendono anche a dimagrire e perdere l’appetito e perdere molto il peso o a causa della comparsa di cisti ossee molto dolenti. Il processo antinfiammatorio oltre le articolazioni può colpire anche i polmoni, i reni, il sistema nervoso, gli occhi, il cuore ed i sistema vascolare.

Per diagnosticare questa malattia di solito si ricorre ad alcuni esami del sangue come:
  • Il fattore reumatoide
  • Ves e Pcr
  • Anti-proteine citrulli nate
  • Ecografia delle strutture articolari infiammate

Artrite reumatoide, un aiuto dalla dieta alimentare

Artrite reumatoide: I fattori a rischio e l'accesso alle terapieAl tempo stesso va seguita una Dieta alimentare controllata ed una buona attività motoria. Esistono vari alimenti che possono tornare  utili per quanto riguarda la cura dell’artrite reumatoide, ovvero quelli con pochi zuccheri a favore di quelli ricchi di acidi grassi.

Quelli di origine animale presentano al loro interno EPA e DHA come nel pesce azzurro, nelle alghe, nel salmone. Invece  quelli di origine vegetale presentano al loro interno acido alfa e gamma linolenico, come nell’ olio di noce, di soia, di colza, i kiwi, lino e canapa.

Poi esistono gli alimenti che necessariamente devono essere giornalieri come: i cereali integrali, i mirtilli, le banane, lo zenzero, il tè verde,succo d’arancia e l’olio di oliva.          Poi esistono i super-cibi: le mele, le prugne secche, l’aragosta, le pesche, il pompelmo  e la curcuma.  Attualmente la cura dell’artrite reumatoide consiste soprattutto sulla terapia di ridurre il  dolore con farmaci corticosteroidi o molecole biologiche sempre su consiglio del medico specialista.

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