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Antitrust, avviate indagini su Sky e Dazn dopo le proteste dei tifosi

Sky e Dazn sotto accusa dell’Antitrust a causa delle pubblicità riguardo la Serie A ritenute ingannevoli e comparative.

L’Antitrust ha avviato delle indagini contro Sky e Dazn. Le due compagnie sono finite sotto la lente di ingrandimento degli organi competenti in seguito alle numerose denunce da parte degli appassionati.

In particolare le proteste più forti provengono da Napoli, dove i tifosi hanno mostrato i maggiori malumori per la trasmissione della Serie A facendo partire il giro di denunce.

“È una bella notizia ma adesso ci aspettiamo drastiche e rapide decisioni perché è inammissibile quanto accaduto a danno degli utenti delle tv a pagamento. Vigileremo e, se non dovessero intervenire provvedimenti sanzionatori soddisfacenti, ci rivolgeremo all’Autorità Giudiziaria competente” dichiara Carlo Claps, presidente Aidacon.

A Sky viene contestata la violazione del libero mercato, mentre a Dazn i messaggio promozionali ingannevoli.

L’Antitrust contesta a Sky la violazione del libero mercato, in quanto non vengono pubblicizzati i limiti dell’offerta proposta. A questo si aggiunge l’aver indotto buona parte dei vecchi abbonati a rinnovare il contratto nella convinzione di disporre del medesimo contenuto del pacchetto precedente. Cosa che alla luce dei fatti, Sky ha solo 7 partite su 10, è chiaramente inesatta.

Per quanto riguarda invece Dazn, la contestazione riguarda principalmente i messaggi promozionali ingannevoli: nella promozione infatti non si menzionano le numerose limitazioni tecniche che di fatto rendono la fruizione del servizio difficoltosa. Inoltre il tanto pubblicizzato mese di prova gratuito senza contratto è una bufala. Infatti il primo mese è si gratuito, ma il cliente sigla un contratto che prevede il rinnovo automatico, rinnovo che va recesso prima del rinnovo appunto.

Articolo pubblicato il: 17 Ottobre 2018 8:00

Raffaele Francesco D'Antonio

Laureato in Culture Digitali e della Comunicazione alla Federico II nel 2017. Nel 2018 si iscrive alla Magistrale di Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica.