venerdì, Marzo 29, 2024

Anm, Fasano (Ugl): De Magistris scarica sue responsabilità su lavoratori

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Il 20 ottobre scorso il Comune di Napoli e i sindacati avevano trovato un accordo sul salvataggio dell’ANM. Fasano (UGL): “Ad oggi nessuna certezza sul futuro dell’azienda a cominciare dalla necessaria ricapitalizzazione”. 

Il 20 ottobre scorso il Comune di Napoli e i sindacati avevano trovato un accordo sul salvataggio Anm Azienda Napoletana di Mobilità. Ad oggi è ancora tutto fermo. I sindacati anche dopo lo sciopero del 10 novembre non vedono iniziative concrete da parte del Comune di Napoli. “Il Sindaco di Napoli cerca di scaricare sui sindacati le sue responsabilità del quasi fallimento dell’Azienda Napoletana di Mobilità e si permette di richiamare i lavoratori al proprio dovere quando non è stato in grado di garantire alcuna certezza sul futuro dell’azienda a cominciare dalla necessaria ricapitalizzazione”. E’ quanto afferma il Segretario provinciale della Ugl Autoferrotranvieri, Fulvio Fasano. “I sindacati sono stati responsabili ed hanno firmato un accordo il 20 ottobre scorso che aveva come presupposto la ricapitalizzazione dell’azienda, ma, ad oggi, non c’è traccia del mantenimento dell’impegno da parte del Comune – aggiunge Fasano – , a fronte di ciò, il sindaco di Napoli vorrebbe che i lavoratori si facessero carico dei tanti problemi che egli non è riuscito a risolvere. Anm, Fasano (Ugl): De Magistris scarica sue responsabilità su lavoratoriIn particolare, per quanto riguarda lo stop alla linea 1 della Metropolitana, che si è reso necessario per motivi di ordine pubblico e per garantire la sicurezza/incolumità dei viaggiatori e del personale a causa della carenza di materiali e dei guasti ai treni, problematiche che di sicuro non possono essere addebitate ai lavoratori ed agli addetti alla manutenzione che continuano, in questo totale clima di incertezza sul loro futuro, a svolgere diligentemente il loro lavoro. A questo punto – conclude Fasano – chiediamo precise garanzie per la salvaguardia dei lavoratori ed azioni concrete, in primis la ricapitalizzazione da parte del Comune per il futuro Anm, risorse fresche e certe per svolgere le attività manutentive per garantire la messa in esercizio dei treni ribadendo che, fino ad allora, non saremo disponibili ad ulteriori confronti con chi è passato dal silenzio all’ambiguità Anm, alle dichiarazioni intimidatorie nei confronti dei lavoratori”.

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