A Napoli 2017 inizia all’insegna del recupero del decoro urbano in Via Cattolica a Bagnoli, decima Municipalità.
di Maria Sordino – Infaticabile l’attività dell’Assessorato alla Qualità della Vita e alle Pari Opportunità per Napoli e i cittadini: il nuovo anno è cominciato da pochi giorni e già i lavoratori di L.S.U giardini, Cooperativa 25 Giugno e Asìa, sono in azione in Via Cattolica a Bagnoli, per contrastare il degrado e garantire il recupero del decoro urbano del territorio (guarda le foto).
Via Cattolica, una strada abbandonata e tristemente nota per il Parco dello Sport, l’eterno incompiuto: ventitré ettari di strutture sportive, campi di calcetto, basket, tennis, pallavolo, pista ciclabile, pattinaggio, hockey, skateboard mai entrati in funzione. Non solo. Attività di confronto con i gruppi consiliari della X Municipalità sono iniziati sul fronte decoro, per garantire a Fuorigrotta gli interventi necessari per recuperare la bellezza di un quartiere storico e altamente popoloso della città. Come finora realizzato in altre zone della città, sono previsti innesti di piante nei giardini del quartiere, con la speranza che sia solo l’inizio e che possano seguire a questi interventi, quanto prima, discorsi di recupero e tutela di spazi pedonali.
Qualche cenno di storia – Fuorigrotta deve il nome alla sua posizione “al di fuori della grotta”, per il fatto che, sin dall’epoca romana, era collegata da una o più grotte al rione di Mergellina. La prima grotta infatti fu realizzata in epoca romana, la Crypta Neapolitana, non più percorribile per motivi di sicurezza e collega Fuorigrotta con Piedigrotta, nei pressi della tomba di Virgilio. Fino all’epoca fascista è stato un quartiere schiettamente agricolo. Risalgono a quel periodo i primi interventi di urbanizzazione con la creazione del “Viale di Augusto” e della “Mostra d’Oltremare”, l’ampliamento del Rione Duca d’Aosta (1926-29) e l’edificazione della chiesa di Santa Maria Immacolata (1925-28), la costruzione del Rione Miraglia (1928-30).
Ma è soprattutto nel periodo del Boom economico che l’area è diventata oggetto di un notevolissimo insediamento edilizio, a scapito delle residue masserie esistenti, facendo del quartiere una delle aree più densamente popolate della città di Napoli.