giovedì, Marzo 28, 2024

Amalfi, sequestrati quattro lidi: a rischio i posti di lavoro

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Salerno news: il sequestro degli stabilimenti balneari ad Amalfi mette in pericolo anche gli accordi già siglati con clientela e strutture alberghiere.

Gli uomini della Guardia di Finanza di Salerno, insieme alla Capitaneria di Porto, hanno notificato nella giornata di lunedì quattro decreti preventivi di sequestro per altrettanti stabilimenti balneari di Amalfi (Stella Maris, Silver Moon, Mar di Cobalto e Marina Grande). Il provvedimento è scaturito a causa della mancata rimozione delle strutture provvisorie al termine della stagione balneare. Di conseguenza le opere, su suolo demaniale, risulterebbero abusive oltre che difformi, in violazione delle concessioni demaniali. Un fulmine a ciel sereno per i titolari delle quattro strutture turistiche che, nel pieno della stagione estiva, rivivono l’incubo del luglio 2014, quando si videro raggiunti da ordinanze di abbattimento. Ai gestori dei lidi è stato imposto il termine di una settimana per lo smontaggio definitivo degli stabilimenti, che nel tempo sono divenute strutture più fisse che mobili.Guida alle 10 cose più belle da fare e vedere in Costiera Amalfitana

Sindacato Balneare Italiano: “Evitare danno d’immagine al turismo”

Tutto ciò è accaduto nel pieno dell’estate, mettendo a rischio una trentina di posti di lavoro e gli accordi già siglati con clientela e strutture alberghiere.Guida alle 10 cose più belle da fare e vedere in Costiera AmalfitanaÈ un danno d’immagine ingente -dice a “Il Mattino” il presidente provinciale del Sindacato Balneare Italiano, Alfonso Amoroso- perché ci sono turisti che hanno pagato, dipendenti che rischiano il posto di lavoro. Insomma già in primavera, questa vicenda, non solo avrebbe avuto una eco diversa ma avrebbe offerto altre possibilità di manovra. Forse sarebbe stato più ragionevole rinviare perché ora ne pagano le conseguenze persone che non hanno colpe. Come sindacato stiamo studiando la situazione per cercare di uscire dall’impasse: stiamo facendo girare una marea di carte tra gli uffici legali. L’intenzione è quella di evitare soprattutto un danno di immagine al turismo. Perché Amalfi e la Costiera sono una vetrina”.

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