Cultura & Spettacolo

Alla Reggia di Portici il Festival Barocco Napoletano

Grande successo del Concerto Barocco Napoletano a cura dell’orchestra del Festival Barocco Napoletano, che si è tenuto nella preziosa Cappella Reale della Reggia di Portici, con la partecipazione della Scuola Musicale Barocca.

Dopo i recenti e lusinghieri successi del Festival Barocco Napoletano, i cui concerti si sono svolti sempre nella Sala del Toro Farnese del Museo Nazionale di Napoli (MANN), per quello del 12 luglio 2023, invece, si è pensato ad una location prestigiosa e di grande impatto emotivo: la Cappella Reale della Reggia di Portici. Quale migliore luogo, quindi, per ospitare un concerto di Musica barocca, visto che questa Cappella non solo risale al 1739, ma fu inizialmente concepita come Teatrino di Corte ad opera di Ferdinando Fuga.

Qualche anno più tardi, Carlo di Borbone, molto cattolico, sentì l’esigenza di creare un luogo di culto all’interno della Reggia e così l’idea iniziale del teatrino di corte fu convertita in Cappella Reale e dedicata all’Immacolata Concezione. In ogni caso il Teatrino di Corte fu creato all’interno della stessa Reggia dove oggi, però, non è né visibile né accessibile, ma questa è un’altra storia. Ritornando alla nostra serata, voglio subito sottolineare che questo concerto è stato realizzato per la Fondazione Ente Ville Vesuviane, in collaborazione naturalmente con il Festival Barocco Napoletano, così come è stato annunciato dal suo Presidente dott. Massimiliano Cerrito che, ancora una volta ha voluto sottolineare l’impegno e la passione che gli addetti ai lavori (musicisti, direttore artistico, presidente e collaboratori vari) mettono in campo per promuovere, diffondere e salvaguardare questo immenso patrimonio musicale che ebbe il suo massimo splendore dalla fine del Seicento, alla fine del Settecento, a Napoli quando, grazie a Carlo di Borbone, la nostra città divenne una Capitale Europea di gradissimo valore musicale, e basterebbe citare solo i Quattro Conservatori di Musica esistenti nel Cinquecento: Santa Maria di Loreto (1537), Pietà dei Turchini (1573), Poveri di Gesù Cristo (1589) e Sant’Onofrio a Porta Capuana (1598), per capire l’importanza che questa città rivestiva a livello europeo.

All’interno di questo affascinante periodo storico e nel meraviglio luogo precedentemente citato, si è pertanto esibito uno dei migliori ensemble di musica barocca, il cui

Direttore Artistico M° Emanuela de Rosa, non solo ha spiegato il loro pregevole progetto storico-culturale che prevede di riportare alla luce brani di musica barocca, mai eseguiti prima, ma ha anche interpretato con eccellente e proverbiale capacità canora e sensibilità artistica, tutti i brani proposti nel corso della serata, affidando la sua delicata e allo stesso tempo possente voce di mezzosoprano, al suo prezioso e convincente gruppo, in un luogo magico e affascinante dove l’eccellente acustica, inoltre, ha favorito ed evidenziato il suo coinvolgente e ammaliante bel canto. Partendo da Carlo V, che fu imperatore di “un impero sul quale non tramontava mai il sole” e passando per Carlo di Borbone, i musicisti citati ci hanno fatto fare un bellissimo viaggio musicale nella storia del Regno di Napoli, partendo da alcune villanesche del 1564, per poi citare (musicalmente) autori del calibro di Monteverdi, grazie al quale è nato il melodramma, Pegolesi, Traetta, Alessandro Scarlatti, padre dell’altrettanto noto Domenico, Durante e Fago’. Tutti autorevoli esponenti della prestigiosa Scuola Barocca Napoletana, dalla quale ha attinto i segreti anche un certo Wolfgang Amadeus Mozart che, durante i suoi quattro anni di viaggio in Italia insieme al padre Leopold, dal 1769 al 1773, si è fermato anche a Portici e precisamente proprio nella “nostra” Cappella Reale dove ancora oggi è possibile ammirare l’organo (nella foto, in basso) sul quale il compositore salisburghese eseguì alcuni deliziosi componimenti, al cospetto della regina Maria Carolina D’Asburgo, grazie alla presentazione di Lord William Hamilton, che Mozart conobbe durante il suo soggiorno londinese.

Era il mese di maggio del 1770 e, la sua presenza in questo luogo, ha sicuramente influito e portato fortuna ai giovani musicisti che, con il loro spiccato talento, hanno reso ancora più bella e indimenticabile una grande serata di musica barocca, testimoniata dalla forte presenza di un pubblico attento ed entusiasta e da lunghi e calorosi applausi, tutti molto sentiti, tutti semplicemente meritati. Voglio inoltre riportare, qui di seguito ad uno ad uno, i nomi di tutti i vari musicisti presenti all’evento e il programma dettagliato della serata:   

Emanuela de Rosa: mezzosoprano
Adrianalfonso Pappalardo: flauto traverso
Salvatore Scafarto: chitarra
Giovanni Marcellini: Mandolino
Alfonso D’Anello: Violoncello
Programma:
Dal Rinascimento al Regno di Napoli:
– C. Monteverdi: Madonna non é cchiu Lu tiempo antico
– anni dell’ uorto
– si dolce é il tormento
– G.B. Pergolesi: ‘tu non curi
– T. Traetta : ‘ah giunto invan credei’
-G.B. Pergolesi : ‘chillo de chisto pietto’
– A. Scarlatti : ‘ ecco suona la tromba’
– F. Durante : *danza, danza fanciulla*
– N. Fago’: ‘Sebben sognando io peno’

Articolo pubblicato il: 22 Luglio 2023 13:31

Carlo Farina

Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.