sabato, Aprile 20, 2024

Alfie, Alta Corte: forse può andare a casa, ma non in Italia

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Luigi Maria Mormone
Luigi Maria Mormonehttps://www.2anews.it
Luigi Maria Mormone, cura la pagina di cronaca su Napoli e provincia, attualità e sport (pallanuoto, basket, volley, calcio femminile ecc.), laureato in Filologia Moderna, giornalista.

Alfie Evans: ci vorranno almeno 3-5 giorni per sapere la decisione dei medici dell’ospedale Alder Hey di Liverpool.

Potrebbe tornare a casa, ma non andare in Italia: sembra questa l’unica via presa in esame per Alfie Evans, il bimbo inglese affetto da una grave malattia degenerativa staccato dalle macchine a causa di una sentenza. Il giudice dell’Alta Corte britannica ha chiesto ai medici dell’ospedale Alder Hey di Liverpool di valutare e consentire ai genitori di riportare a casa il bimbo. Nessun apertura sul trasferimento in Italia: la presidente dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, Mariella Enoc, aveva dato piena disponibilità ad accogliere Alfie, tanto che un aereo con i medici a bordo era pronto a partire per l’Inghilterra. Il giudice ha anche criticato le persone vicine ai genitori del bambino, accusandole di dare loro false speranze. C’è grande cautela da parte dei medici: ci vorranno almeno 3-5 giorni per decidere il da farsi. Prendere una decisione è comunque impossibile in questo momento, anche a causa dell’ostilità dei tanti manifestanti all’esterno dell’ospedale di Liverpool.

Alfie, ricorso contro la decisione di non far trasferire il piccolo in Italia

Intanto, i genitori di Alfie Evans hanno annunciato un nuovo ricorso in appello contro la decisione del giudice dell’Alta Corte britannica, che ha negato il trasferimento del bambino da Liverpool a un ospedale italiano.rpool, il piccolo Alfie resiste: ridati ossigeno e acqua L’appuntamento è fissato per oggi pomeriggio alle ore 16.30 italiane. Il padre di Alfie, Tom, ha fatto sapere che il bambino “continua a lottare” e ora respira bene malgrado il distacco dalla ventilazione assistita. Tom Evans ha poi detto che ieri notte lui e la moglie Kate hanno dovuto praticargli inizialmente anche la respirazione bocca a bocca: un’immagine bellissima, che rappresenta la loro battaglia e, in generale, l’amore incondizionato che ogni genitore dovrebbe sempre avere nei confronti dei propri figli.

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