giovedì, Marzo 28, 2024

Al Teatro Ztn,  in scena “Verso la libertà” con la regia di Stefano Ariota

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

Al Teatro Ztn,  in scena “Verso la libertà, il lavoro liberamente tratto dal film “Train de vie” di Radu Mihaileanu, con la regia di Stefano Ariota.

Nuovo appuntamento dal 1° febbraio a domenica 3, al Teatro Ztn con lo spettacolo “Verso la libertà”. Un lavoro liberamente tratto dal film “Train de vie” di Radu Al Teatro Ztn,  in scena  “Verso la libertà" con la regia di Stefano AriotaMihaileanu con la regia di Stefano Ariota, che vedrà in scena nello spazio di Vico Bagnara, gli attori: Peppe Carosella, Mirko Ciccariello, Francesco Saverio Esposito, Carlo Liccardo e Luigi Esposito.

Sui campi di sterminio nazista– ha scritto il regista Ariota nelle sue note – esiste una nutrita letteratura. In particolare sul Lager di Auschwitz, forse il più famigerato. La deportazione nei campi di concentramento, rimane nella storia del XX secolo, una delle pagine più atroci che ha superato qualsiasi altro evento.

Il Lager è un luogo dove uomini, donne, bambini, handicappati, omosessuali sono stati umiliati seviziati e sterminati in massa. Nel 1944 il governo Tedesco data la scarsità di manodopera, stabilì di prolungare la vita media dei prigionieri da eliminare.

Se non fosse accaduto quello che è successo come la storia ci ha lasciato, cosa e come avremmo potuto ricordare quel tempo? Verso la libertà è una stravagante, straordinaria e paradossale storia di cinque amici ebrei Ric, Rob, Ren, Raf, Ros che si differenzia dalle altre.

Al Teatro Ztn,  in scena  “Verso la libertà" con la regia di Stefano AriotaPerché stravagante? Perché Ric, considerato dai suoi amici pazzo, inventa un modo originale per salvare la sua comunità dalla deportazione nazista. Perché straordinaria?

Perché si deve organizzare un falso treno con il quale viaggiare verso un luogo, cercando di ingannare i tedeschi, facendogli credere di essere deportati ed ufficiali nazisti.

Perché paradossale? Perché l’impresa agli altri amici sembra ardua è assurda, infatti dopo varie reticenze e diffidenze, si renderanno conto che l’unica alternativa per salvarsi dalla deportazione, anche se ardua resta quella del pazzo Ric.

Inizieranno anche loro a contribuire ai preparativi, entreranno anche loro con tenacia collaborazione per sottrarsi alla totale umiliazione e demoralizzazione, e in poco tempo tra varie incomprensioni e problemi, lo sgangherato treno è pronto per partire…Verso la libertà”.

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