domenica, Giugno 22, 2025

Al Monaldi: la NIDA Onlus festeggia le mamme dei piccoli cuori coraggiosi

In un giorno qualunque che il destino ha voluto trasformare in straordinario, tra le pareti silenziose e pulsanti del reparto di Cardiologia e Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Monaldi di Napoli, si è affacciata la luce discreta della solidarietà.

A portarla, come un dono d’amore, è stata la Nazionale Italiana dell’Amicizia – NIDA Onlus Campania, che ha scelto di rendere omaggio alle mamme dei piccoli pazienti con una sorpresa che ha il profumo della tenerezza e la sostanza della speranza. In occasione della consueta celebrazione dedicata alle madri, la NIDA ha fatto irruzione con garbo e calore, regalando sorrisi e conforto, accarezzando l’anima di chi, ogni giorno, affronta la battaglia più difficile con l’arma più potente: l’amore per un figlio.

Il gesto ha assunto una forma concreta e al tempo stesso simbolica grazie alle tote bag in stoffa, dipinte a mano con cura artigianale, donate da Francesca Leva attraverso Opera Don Bonifacio – l’instancabile realtà di carità attiva anche in Nigeria. Con il cuore in Campania ma lo sguardo aperto al mondo, la referente regionale Chiara Migliaccio ha fatto sì che, in quel piccolo oggetto, potessero entrare mille pensieri gentili: un abbraccio, un incoraggiamento, un raggio di bellezza nel quotidiano sacrificio di queste madri coraggio.

Ma non solo Napoli. Perché lo stesso amore, quello che consola e costruisce ponti, si è trasformato in una promessa: una giornata di campeggio per i bambini seguiti in Africa da Opera Don Bonifacio – Azione Verde.

Un gesto che unisce, in una catena invisibile, i cuori dei piccoli ricoverati al Monaldi a quelli dei coetanei nigeriani, creando un legame che sfida confini e distanze. Tra scatti fotografici, risate e giochi, i volontari di NIDA Campania hanno lasciato dietro di sé una scia di emozione e gratitudine, in un clima di festa che ha trasformato il dolore in dolcezza. Un ringraziamento sentito è stato rivolto all’Ospedale Monaldi per l’accoglienza, con una menzione speciale alla dottoressa Pipola e a tutto il personale sanitario, custodi silenziosi di battaglie quotidiane e miracoli discreti.

In fondo, lo hanno dimostrato ancora una volta: l’amore è parte integrante della cura. È nelle mani che stringono, negli occhi che rassicurano, nei gesti piccoli ma colmi di significato. È in quella carezza donata a chi non la chiede ma ne ha bisogno. È nella sorpresa di una giornata diversa, che illumina la vita di chi lotta e spera. Perché nei reparti dove il cuore è fragile, la gentilezza è la medicina più potente. E le mamme, in questo scenario di battaglie silenziose, sono le eroine invisibili che meritano ogni festa, ogni fiore, ogni riconoscimento. Anche, e soprattutto, quando nessuno le vede.

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