mercoledì, Aprile 24, 2024

A Pasqua con i piatti della tradizione di Ieri, Oggi, Domani

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Giuseppe Giorgio
Giuseppe Giorgio
Caporedattore, giornalista professionista, cura la pagina degli spettacoli e di enogastronomia

La “Minestra Maritata” protagonista per la prossima Pasqua del ristorante “Ieri, oggi, domani” solo per l’asporto e il delivery. 

Sarà la celebre “Minestra Maritata”, uno dei più antichi piatti della tradizione culinaria campana, addirittura rintracciabile nella raccolta di ricette “De Re Coquinaria” del gastronomo romano, Marco Gavio Apicio, a fare da protagonista per la prossima Pasqua del ristorante “Ieri, oggi, domani”.

Grazie all’attenta selezione di verdure e grazie alla ricerca e ai tocchi innovativi dello chef Antonio Castellano, a prendere corpo nel locale di via Nazionale, anche se per il momento solo per l’asporto e il delivery, sarà un felice matrimonio fatto verdure, carne e secolare tradizione.

Tant’è che il celebre piatto legato alla Pasqua, conosciuto anche come “pignato grasso”, grazie agli accorgimenti dello chef resident Antonio, confermerà i riscontri positivi ottenuti dagli esperti e i giornalisti enogastronomici che hanno avuto la fortuna di assaggiarlo.

Pur rispettando la ricetta tradizionale, il bravo toque blanche, Castellano, nel regno del patron Pasquale Casillo (nella foto), inarrestabile supervisore, riuscirà come suo stile a infondere un ulteriore tocco di raffinatezza e leggerezza alla sua minestra, ottenendo un’armonia di sapori in sintonia con una cucina antica ma capace di strizzare rispettosamente l’occhio all’innovazione.

Con la possibilità di gustare le antiche caratteristiche della “Minestra Maritata”, da “Ieri oggi, domani”, accolti straordinariamente dal patron Pasquale e grazie alla maestria dello chef Castellano, sarà pure possibile deliziare ulteriormente il palato con le altre specialità legate alla festa della Resurrezione tra cui, l’immancabile tortano napoletano, di cui l’impasto e la cottura sono curati dal maestro dell’arte bianca Gianni Ostetrico, i carciofi e lo spezzatino di capretto, fino a giungere alla soffice colomba artigianale della casa.

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