Giocati anche i recuperi, la classifica della serie A è finalmente chiara. La Juventus ha 7 punti di vantaggio sulla Roma e 9 sul Napoli. La Lazio e l’Inter restano in corsa per un posto in Champion’s.
Se lo Juventus stadium è ormai un fortino quasi insuperabile, il dato sul San Paolo è piuttosto strano se paragonato al rendimento in trasferta della squadra. Per capire le difficoltà del Napoli, più che parlare dell’applicazione della squadra di Sarri bisognerebbe analizzare gli schieramenti avversari, copertissimi al San Paolo ed un po’ più propositivi in trasferta. I dati di fine partita di Napoli Palermo 1-1 e Bologna Napoli 1-7, se analizzati con le statistiche sembrerebbero assurdi eppure i maggiori spazi lasciati dagli emiliani hanno permesso alla squadra di Sarri di esprimersi al massimo delle possibilità.
Un discorso simile potrebbe applicarsi al Milan: finchè la squadra di Montella è stata lasciata libera di esprimere il suo gioco in velocità, i rossoneri sono stati la sorpresa del campionato. Una volta capito il gioco e con una maggiore applicazione nella fase difensiva (tipica italiana) il Milan ha trovato enormi difficoltà ed ha perso contatto con le prime.
Il calcio moderno è caratterizzato dagli investimenti “stranieri” e, dati alla mano, la Premier League resta il campionato più appetibile. Perché? La risposta è nello spettacolo: quasi nessuna squadra inglese gioca per il pareggio o per fermare l’avversario: si entra in campo per imporre il proprio gioco e questo fa sì che lo spettacolo sia assicurato. Al contrario in Italia. Ed allora mi chiedo: quale migliore spot per una ditta che vuole esportare il prodotto calcio se non lo spettacolo e le belle partite?
Mi chiedo come mai stampa e mezzi di informazione in genere continuano ad “incensare” la Juventus quando proprio i bianconeri dovrebbero essere lo “spot” principale del calcio italiano. Spesso le partite della Juve sono noiose ed i dati di ascolto internazionali certificano questa analisi. Se si vogliono prendere i soldi degli investitori stranieri, sono proprio le squadre come la Juve (che ha un maggior fatturato) a dover puntare sullo spettacolo. È curioso, a questo punto, che tutta la stampa esalti le prestazioni della squadra di Allegri non capendo che , così, si fa un torto al calcio italiano ed ai suoi interessi.
Possibile che una partita di metà classifica inglese sia più vista di Juventus Inter? Come mai? La risposta è semplice: manca lo spettacolo e la colpa non può non essere data a chi dovrebbe fare dello spettacolo ( e non della sola vittoria del campionato italiano) la sua più grande preoccupazione.
Sentire un cronista, dopo Pescara Lazio 2-6 , rivolgersi ad Inzaghi dicendo che “non si diventa grande squadra se si prendono due gol”, significa che non si è capito nulla del calcio internazionale e degli interessi degli investitori stranieri. Prima cambieremo questa mentalità e prima il calcio italiano riprenderà la posizione che gli compete nel panorama europeo.
Bene le vittorie, bene la difesa… ma lo spettacolo, in questo secolo, è più importante! Ed allora plaudo ad allenatori come Sarri, Paulo Sousa, Gasperini, Montella e lo stesso Oddo che cercano di far giocare le proprie squadre con una filosofia di gioco che mira all’espressione del proprio calcio e non alla distruzione di quello avversario. L’Italia è ancora lontana da questa mentalità (Benitez è stato letteralmente massacrato dalla critica) ma un cambiamento è necessario e, prima di tutto, questo esempio lo deve dare la Juventus. Non mi soffermo sulle mille polemiche sugli arbitraggi: qui l’analisi è storica e non fa parte di questo campionato.
Oggi, riprende il campionato con l’anticipo Napoli Genoa: la squadra di Sarri è chiamata all’ennesimo esame di maturità dovendo dimostrare di non essere distratta dalla super sfida di Champion’s contro il Real Madrid.
Articolo pubblicato il: 10 Febbraio 2017 16:37