venerdì, Marzo 29, 2024

Tari illegittima, è tutto pronto ma non ci sono i rimborsi

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Francesco Monaco
Francesco Monacohttps://www.2anews.it
Francesco Monaco, giornalista. Esperienza dalla carta stampata a internet, radio e tv. Scrittore, il suo primo romanzo: 'Baciami prima di andare'.

E’ sempre più nel caos la questione dei rimborsi per la Tari illegittima. Impossibile anche la restituzione automatica degli indennizzi.

Sono passati quasi due mesi e non si accennano a placare le polemiche in merito ai rimborsi della Tari illegittima su garage, cantine e altre pertinenze. Tecnicamente sarebbe tutto pronto, a partire dalla certificazione all’indennizzo, ai moduli per le richieste, in carta semplice. E persino le dichiarazioni dei sindaci, che preannunciano la possibilità di rimborsi automatici. Il problema è che a mancare sono proprio i rimborsi.

Tari illegittima, è tutto pronto ma non ci sono i rimborsiCome spiega, infatti, Il Sole 24 Ore, a frenarli ci sono due incognite, ovvero non è chiaro come calcolarli e nemmeno come finanziarli. “I due problemi – si legge – sono legati fra loro dal principio cardine della Tari. Il suo gettito serve a finanziare il costo del servizio; e siccome raccolta e smaltimento dei rifiuti non possono essere coperti con fondi alternativi, gli euro rimborsati ai contribuenti colpiti dai calcoli illegittimi dovrebbero essere chiesti alla generalità degli utenti. Compresi quelli da rimborsare”.

I rimborsi, infatti, sarebbero da distribuire su tutte le utenze. Poiché il gettito della Tari finanzia il costo integrale del servizio, che, come continua il quotidiano, non può essere coperto con fondi alternativi, se qualcuno ha pagato troppo negli ultimi anni, c’è qualcuno che ha pagato di meno. I rimborsi, stimati fino a 48 milioni di euro, come nel caso di Milano, dovrebbero essere quindi chiesti a tutti gli utenti, anche quelli da rimborsare.

Chiusa la strada alternativa degli aumenti sulla Tari dei prossimi anni, l’unica possibilità sarebbe allora “quella di togliere dai rimborsi i conguagli da presentare a tutti per pareggiare il conto. Un cittadino che ha pagato negli anni 200 euro di troppo sul garage se ne vedrebbe restituire per esempio 150, mentre gli altri riceverebbero una richiesta di arretrati da 50”.

E persino la questione dell’indennizzo automatico già annunciata si è rivelata impossibile da attuare. In quanto i Comuni non hanno i dati necessari per collegare abitazioni e garage pertinenziali con classamento catastale autonomo.

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