venerdì, Marzo 29, 2024

Stupro di Rimini, la vittima peruviana identifica il branco

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La trans peruviana, aggredita dopo la coppia di polacchi, ha riconosciuto i suoi stupratori nei video delle telecamere di sorveglianze.

riminiIl branco è stato identificato dalla trans peruviana, testimone nella caccia ai 4 stupratori che è stata violentata e rapinata dopo la coppia di turisti polacchi sulla spiaggia di Rimini del Bagno 130 di Miramare, tra sabato e domenica scorsi. Due con la pelle più chiara e due più scura, ha detto, raccontando nei dettagli anche come erano vestiti. «Mi hanno sorpreso alle spalle – ha detto agli inquirenti – strappandomi la borsa. Poi mi hanno trascinato dall’altra parte della strada, e ho perso le scarpe tagliandomi i piedi sulla strada». In quel punto c’erano dei cespugli, il posto ideale per consumare la violenza. «Erano brutali, ma ho cercato di mantenere la calma». E quando ha capito che l’avrebbero violentata a turno senza scampo, li ha implorati di usare almeno il profilattico. Una lucidità che in quei momenti terribili solo la gente che vive il marciapiede riesce a mantenere. «Ho chiesto loro per favore di prendere almeno i preservativi che erano nella mia borsa, due l’hanno fatto, ma gli altri no». Intanto dall’ospedale la giovane polacca picchiata assieme ad un suo amico e stuprata nella notte tra venerdì e sabato scorsi sempre su una spiaggia di Rimini dichiara: “Ma quali torture e pena di morte, noi vogliamo solo che li arrestino e che quelle belve paghino per quello che hanno fatto. Per poi tornare a Rimini da turisti qualunque”. riminiI medici confermano che le condizioni di salute dei due giovani stanno migliorando. Non sembra neppure una stanza d’ospedale quella che ospita i due ragazzi. Hanno voluto stare assieme e sono stati accontentati. L’ospedale e il Comune ci tengono a non far mancare loro nulla. Ci vorrà del tempo per metabolizzare quanto accaduto. Continuano i blitz e le retate sulla spiaggia e negli edifici abbandonati che anche ieri sono stati numerosi. Le indagini proseguono serrate sotto il più stretto riserbo. La Squadra mobile è impegnata notte e giorno nei riscontri alla pista che stanno seguendo in queste ore. Pista, ha confermato due giorni fa il procuratore della Repubblica, Paolo Giovagnoli, che potrebbe essere quella giusta e portare presto all’arresto di quelle quattro bestie inferocite.

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