venerdì, Marzo 29, 2024

Tecnologia. Tra gli adolescenti li chiamano NERD. Ma chi sono?

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di Maria Sordino – Molti giovani, oggi, preferiscono “relazionarsi” con la tecnologia, che è ormai parte integrante della loro vita di tutti i giorni, piuttosto che con gli altri coetanei: è questo un fenomeno specchio dei nostri tempi, che per alcuni sta assumendo i connotati di un vero e proprio nuovo status e che impatta anche sulla lingua parlata. Un nome che li identifichi? Hanno cominciato a chiamarli Nerd.

Nerd è un termine che deriva dalla lingua inglese, dalle origini controverse. Alcuni ritengono che derivi dal contrario di drunk, ubriaco e che sia l’acronimo di Northern Electric Research and Develepoment. Viene usato per indicare gli amanti della tecnologia e di tutto ciò che si discosta dalle attività più popolari. green-nerd-shirt-e1477991380430-792x445Sono persone che hanno una vera e propria passione, dedizione e predisposizione per i computer, i sistemi operativi, i videogiochi, fumetti, film di fantascienza, giochi da tavolo. A questa etichetta si associano caratteristiche peculiari per quanto riguarda lo stile di vita, i tratti caratteriali e il modo di vestirsi. I Nerd, nell’immaginario, sono tipi solitari con scarsa propensione per le relazioni sociali e per le attività sportive in generale, non particolarmente attraenti, che non amano frequentare posti e locali alla moda, ma si incontrano tendenzialmente online con altri nerd per condividere “questo mondo parallelo”. Hanno spesso una personalità remissiva, con bassa autostima e profonda insicurezza personale. Si sentono sicuri solo nel loro mondo, dove in un certo senso si rifugiano. I Nerd hanno alle spalle una storia, che permette loro di avere un’identità di gruppo.

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Secondo gli esperti, la prima volta in cui comparve la parola “Nerd” fu nel 1950, in un libro del Dr. Seuss, scrittore e fumettista statunitense, “If I Ran The Zoo”, dove era semplicemente il nome di uno degli animali immaginari della storia, un cane canuto con una maschera rossa da eroe e non aveva, ovviamente, alcuna correlazione con la tecnologia. Poi negli anni 90, il concetto di Nerd iniziò ad avere delle vere e proprie accezioni positive nel mondo dei tecnici e appassionati di computer, in modo da descrivere in maniera fantasiosa una persona tecnicamente preparata. Si parlava di Nerd per indicare anche le persone che avevano avuto dei successi nel mondo degli investimenti.

Bill Gates è stato definito Nerd, ma anche Linus Torvalds, l’inventore di Linux, affermò di essere stato un Nerd.

siliconvalley04__140421184546Se vogliamo, però, arrivare alla storia più recente, l’esempio più lampante di Nerd in televisione, è dato dalla Serie TV “Silicon Valley”, un vero e proprio fenomeno culturale, che ha avuto un grande successo anche in Italia, sulle TV a pagamento. Racconta la vita di un gruppo di programmatori nerd, che lavorano insieme per cercare di “sbancare” nel mondo della Silicon Valley.

Il protagonista, Richard Hendricks, ha i tratti tipici del Nerd: è un programmatore insicuro, timido e molto solitario, che affronta numerosi problemi nella giungla della Silicon Valley, insieme ad un gruppo di amici “coder”, che condividono tra loro molte peculiarità della sottocultura Nerd. Singolare è la figura femminile di Nerd rappresentata da Velma Dinkley nella serie animata Scooby Doo.

scooby-dooQui la brunetta, pronta a tirare fuori dai guai gli amici con arguzia e talento propri di un piccolo genio tecnologico, racchiude in sé i principali stereotipi del Nerd. Immancabili i grossi occhiali neri, abbinati a maxipull, rigorosamente a collo alto, per nascondere oltre che coprire ogni fattezza femminile che esalti troppo il fisico a discapito di una preferita esaltazione intellettiva. Anche la sobria pettinatura è volutamente in contrasto con l’esagerata fluenza della fulva chioma dell’altra protagonista del cartoon, Daphne Blake. Altra simpatica trovata che incornicia il personaggio nell’archetipo del Nerd è la gag riproposta in varie occasione che ritrae la protagonista in goffi atteggiamenti, quando perde il contatto con i suoi grossi occhiali senza i quali è il cosiddetto pesce fuor d’acqua.

Lo stereotipo del Nerd è arrivato anche da noi in Italia dove i ragazzi, che tendono a isolarsi dagli altri, hanno cominciato a essere etichettati con questo nome: così è successo che la correlazione tra nerd e l’idea che un nerd è in realtà qualcuno che ha uno stile di vita poco in linea con la maggioranza dei coetanei, tra gli adolescenti si è diffuso con gran velocità.

Eppure, non è stato inventato niente di nuovo. Se, da un lato, nella cultura giovanile italiana, da sempre viene apprezzata la figura del ragazzo brillante, inserito socialmente e attraente, il cosiddetto “fico” o “figo”, dall’altro viene definito “secchione” il coetaneo sempre con la testa in fuga tra le pagine dei libri e poco propenso alla vita sociale, dunque poco comunicativo e impacciato, che si guadagna così l’appellativo di “sfigato” perché “poco appetibile” dall’altro sesso.

Che si isoli per lo studio o che si isoli per completare un livello dell’ultimo videogioco sullo smartphone, il passo a chiamarlo Nerd anche da noi è stato veramente molto breve.

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