venerdì, Marzo 29, 2024

Sanità: caos ed emergenza barelle al Cardarelli

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2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.

Ritorna l’emergenza barelle al Cardarelli. Pazienti in attesa in un caos generale. Disagi anche per il 118 a mezzo servizio e dotato di ambulanze obsolete che non riescono a coprire in tempi utili le chiamate di soccorso.

di Antonella Amato – “La notizia del ritorno delle barelle al Cardarelli, pur evidenziando un’emergenza che bisognerebbe evitare con una migliore organizzazione degli accessi agli ospedali napoletani, conferma il cambio di rotta nella sanità campana visto che il direttore generale, Verdeoliva, invece di nascondere le barelle, rende nota l’emergenza che si è venuta a creare per un insolito aumento degli accessi, dovuto forse al colpo di coda dell’influenza legato ai continui cambi di temperatura registrati in questi giorni”. Lo ha detto il presidente del gruppo consiliare Campania libera, Psi e Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità, per il quale “i veri cambiamenti nella sanità campana si potranno avere solo quando finirà il commissariamento o se, almeno, il commissariamento sarà affidato a De Luca”. A tutto questo si aggiunge il disservizio del 118 perchè sono state notevolmente dimezzate le ambulanze. Infatti la Campania è finita all’ultimo posto nella classifica delle regioni italiane, (sotto il livello 100) – ripartendo proprio dal 118 che rappresenta il punto di partenza di ogni servizio sanitario pubblico. Il 118 campano viene svolto con mezzi obsoleti e personale sottodimensionato rispetto a quanto programmato. Gli altri camici bianchi sono in parte convenzionati con contratto a tempo indefinito e in parte professionisti convenzionati a tempo determinato cui si aggiungono i sostituti annuali e i precari con contratti rinnovati a tre mesi. Ciò crea disagi nei turni di lavoro, caos nella filiera delle responsabilità, disorganizzazione per pianificare assenze per malattie ferie e permessi, disomogeneità negli standard.

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