venerdì, Marzo 29, 2024

I puntini sulla A: L’incredibile dato degli scontri diretti

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Gianmarco Giugliano
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Gianmarco Giugliano, cura la pagina dello sport calcio di 2ANews, laureato in Giurisprudenza, scrittore e giornalista.

Negli 8 scontri diretti tra le prime 5 in classifica della serie A, si registra una sola vittoria (tra l’altro nel derby di Roma), due pareggi e ben 5 sconfitte per le squadre che hanno giocato tra le mura amiche.

Mancano solo due scontri diretti alla fine del girone d’andata ( Juventus Roma e Inter Lazio) e la prova della “tendenza” difensivista del calcio italiano è tutta nei dati. Vince chi si difende a prescindere da chi lo fa meglio. In ben 4 partite su 8 le squadre di casa non hanno neppure fatto un gol; al contrario, tranne l’Inter in due partite, tutte hanno segnato in trasferta. Il dato è interessantissimo: guardiamolo nello specifico.

I PUNTINI SULLA A: L’INCREDIBILE DATO DEGLI SCONTRI DIRETTIPartite giocate in casa:

  • Juventus – Lazio 1-2
  • Juventus – Inter 0-0
  • Roma – Inter 1-3
  • Roma – Napoli 0-1
  • Roma – Lazio 2-1 (unica vittoria)
  • Napoli – Inter 0-0
  • Napoli – Juventus 0-1
  • Lazio –Napoli 1-4

Totale in 8 partite di serie A:  1 vittoria (nel derby…) , 2 pareggi e ben 5 sconfitte. Gol realizzati 5; gol subiti 12!!! Ne nasce una semplice considerazione: quando si gioca in casa si cerca di prendere in mano il “pallino” del gioco e di avere un predominio territoriale lasciando agli avversari più spazi in contropiede. In Italia, o almeno in questo campionato, giocare tra le “mura amiche” non aiuta affatto: paga, invece, ed anche bene la filosofia della “difesa”, del cosiddetto pullman davanti alla porta. In nome del risultato, ben vengano le difese ad oltranza, ben vengano i pochi tiri subiti nello specchio della porta ed il pensiero unicamente diretto a bloccare l’avversario.

Peccato che i dati relativi agli ascolti televisivi nel mondo della Serie A non siano confortanti: gli spettatori preferiscono la Liga o la Premier al nostro campionato. Mancanza di campioni? Non credo: la mancanza di “appeal” dipende unicamente dalla nostra “filosofia” calcistica, quella stessa che porta le squadre in trasferta a vincere mettendo il “pullman” davanti alla porta.

Peccato che la vera vittoria, ed è quello che il calcio italiano non ha ancora capito (tranne il Napoli di Sarri), è lo spettacolo. Solo la bellezza del gioco, i tiri e soprattutto i gol portano i “soldi” delle tv straniere aumentando la ricchezza del calcio italiano.

Si potrebbe obiettare che la Juventus è arrivata due volte in finale di Champions, che gli ultimi due mondiali vinti da Bearzot e Lippi sono stati vinti grazie al contropiede ed alle ripartenze. Ma se per il 1982 ed il 2006 possiamo parlare, tranquillamente, di un “altro calcio”, quello più “romantico” senza le tv che elargivano soldi a profusione (o che avevano appena iniziato a darli), per quanto riguarda la Juventus si può rispondere alla stessa maniera di Allegri o dei tifosi juventini: “ciò che conta è vincere…”.

Non è proprio così: ciò che conta è fare spettacolo per attirare le attenzioni delle tv straniere. Chi pensate che abbia visto con interesse e “godendo” dello spettacolo di un Juventus Inter 0-0?

E chi pensate, in Europa e nel mondo, sia rimasto colpito dal gioco della Juventus a Napoli che, pur vincendo, ha subito un 65% di possesso palla? Ma non erano i sei volte campioni d’Italia? Lo stesso Sacchi ha dichiarato che la Juventus, in Spagna, nonostante la vittoria sarebbe stata massacrata dalla stampa e dalla critica in genere. Questione di mentalità, di filosofia e di quanto pesano i risultati nel giudizio di commentatori, giornalisti ed addetti ai lavori.

Prima si uscirà da questa mentalità e prima il calcio italiano uscirà dal suo tunnel. Devono essere, però, squadre di serie A come Juventus ed Inter (società con i maggiori fatturati) a decretare il cambiamento; fino a quel momento, nel mondo, si apprezzerà solo il Napoli di Sarri, pieno di complimenti e con la bacheca tristemente vuota. Ma del resto, tranne il Milan di Sacchi e Capello, nessuna squadra italiana, in Europa, è mai riuscita a conciliare il bel gioco con i risultati… ed a fare la storia.

 

Tornando al dato relativo agli scontri diretti, la classifica vede:

  • Napoli  con 7 punti
  • Inter con 5 punti (1 partita in meno)
  • Juventus  4 punti (1 partita in meno)
  • Roma  3 punti (1 partita in meno)
  • Lazio  3 punti (1 partita in meno)

Se l’Inter dovesse battere la Lazio, la classifica degli scontri diretti rispecchierebbe perfettamente quella della serie A.

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