giovedì, Marzo 28, 2024

Il pastrichef Mario Di Costanzo protagonista a Pasqua con la Pastiera

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Giunta la settimana Santa, lasciandosi tentare dalle bontà che la tradizione collega all’imminente Pasqua, a Napoli, non si può fare a meno di pensare alla famosa ed inconfondibile Pastiera di Mario Di Costanzo.

mario 1Un dolce che affonda le sue origini nel mito e che ancora oggi si lega saldamente alla storia ed agli usi della città partenopea. E siccome non si può parlare di Pasqua senza parlare di Pastiera, e non si può parlare di Pastiera senza ricorrere, per carpirne segreti e bontà, all’apprezzato maestro pasticcere Mario Di Costanzo, in tanti in città si lasciano conquistare dalla sua nota maestria in materia. Rappresentante dell’ultima generazione della pasticceria Di Costanzo di Piazza Cavour, è proprio il giovane e moderno pastrychef a continuare a stupire oltre che con le sue bontà, con una Pastiera, che proprio come vuole la leggenda, riesce a superare in dolcezza anche il mario 2canto della sirena Partenope. Già pasticcere a 18 anni e figlio d’arte, suo padre è il bravo maestro pasticcere Umberto Di Costanzo, Mario, dopo essersi diplomato al liceo classico, è stato attratto dall’azienda di famiglia fondata dal genitore nel 1979. Prefiggendosi da subito grandi obiettivi, Mario che ha frequentato i più prestigiosi corsi di formazione del settore, in piazza Cavour, dove crea e lavora, mette giorno dopo giorno in pratica quanto appreso in tanti anni di studio e gavetta mantenendosi sempre in equlibrio tra l’innovazione e la grande tradizione. Famoso per il suo “Babamisù” e per le personalissime torte, tra cui  la celebre “cassata nera” e quelle chiamate: “Passione”, “Follia”, “Gelosia” e “Speranza” e per la sua avveniristica e coloratissima “piccola pasticceria”, Di Costanzo è docente in varie Scuole di formazione per professionisti ed è collaboratore di tante prestigiose Accademie di mario 3Cucina. Un nome, una garanzia, quindi, quello di Mario Di Costanzo, che anche a Pasqua ribadisce la personale voglia di diffondere la sapienza del gusto, dei sapori e della genuinità, reinterpretando antiche ricette in chiave moderna con l’ausilio delle tecniche di nuova generazione. Una storia davvero emozionante quella del noto pastrychef, il quale, lavorando anche 24 ore al giorno per sfornare quelle che sono da più parti considerate come tra le migliori pastiere prodotte a livello nazionale, trova anche il tempo per la sua famosa “Colomba” nella versione rigorosamente artigianale. Tant’è che offrendo nuova vita alla la tradizione di “Pastiere” e “Colombe”, antico simbolo dolciario della festa della “Resurrezione”, Mario Di Costanzo continua a confermare le doti di chi riesce a difendere e tutelare nel segno della qualità, quei prodotti tipici, che soprattutto nelle più grandi feste dell’anno, rappresentano la grande essenza del popolo napoletano.

g.g.

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