Dopo un primo tempo di ottima fattura concluso sull’1-0 con gol di Mertens, il Napoli subisce due gol per poi pareggiare nel finale con Zielinsky.

di Gianmarco Giugliano – Mancano dieci giorni al preliminare di Champions ed ormai c’è un’unica certezza per il Napoli: la squadra ha gli stessi pregi e gli stessi difetti dello scorso anno. Capace di annichilire l’avversario fino a farlo sembrare presenza sacrificale per quasi tutta la partita e capace di vanificare tutta la magnificenza con un errore. Nel primo tempo non sono bastati 11 tiri di cui 8 verso la porta per arrivare al doppio vantaggio (che agli occhi di  tutti sembrava il minimo); non è bastato chiudere gli inglesi nella loro area senza mai la possibilità di rendersi pericolosi: quando non arriva il secondo gol allora c’è da temere il peggio. Ed anche stasera è stato così: un rimpallo a centrocampo lascia lo spazio al Bournemouth per un lancio sulla fascia. Sul cross deviazione sfortunatissima di Hysaj che fa alzate il pallone mettendo fuori causa in una sola volta Reina, Albino e Koulibaly. Il pallone arriva comodo sulla testa dell’attaccante rossonero che lo spinge facilmente in porta. Commentare il 2-1 degli inglesi è quasi ridicolo: l’arbitro non ferma l’azione per un evidentissimo fallo su Zielinsky e permette all’incredulo giocatore inglese di superare Rafael (subentrato a Reina) con un tocco a porta vuota. Sarà Zielinsky a riportare il risultato in parità con un tocco preciso e piazzato in mezzo a molti difensori. Sfortuna anche stavolta? Certo nessuno può negare che il rimpallo sul primo gol è roba da circo equestre e che l’errore dell’arbitro sul secondo gol è madornale, eppure questi episodi capitano sempre e quando capitano sempre non possiamo più parlare di sfortuna. Parliamo piuttosto di un DNA di una squadra degna di dottor Jackil e mr. Hyde, che non ha mezze misure e che alla bellezza estetica indiscutibile alterna amnesie e distrazioni che non riesce ad evitare. Questo precampionato dimostra che il Napoli è lo stesso dello scorso anno e per questo, partite come contro il Palermo o il Sassuolo le vedremo, purtroppo, anche quest’anno. Sarri a Dimaro lo aveva detto: questa squadra ha ancora un margine di miglioramento del 10-15% ed proprio questo piccolo margine che è difficile raggiungere. Si sperava che non avendo cambiato nulla le amnesie potessero migliorare ma le partite di questo precampionato non fanno sperare in nulla di diverso. Possiamo solo sperare che l’attenzione aumento quando ci saranno in gioco o tre punti e che la sfortuna (che tanto ha deciso nello scorso torneo nazionale) decida di mettersi in po’ da parte e lasciare che questo gruppo si prenda le soddisfazioni che merita. Bene Jorginho finché ha retto. Hamsik ed Insigne sono apparsi migliorati. Condizione atletica soddisfacente per 70 minuti.

Giovedì debutto in casa in amichevole contro l’Espanyol mentre il 16 arriva il Nizza per l’andata dei play off di Champions.