mercoledì, Aprile 24, 2024

Morbillo: sintomi, complicanze gravi e vaccino

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Nel 1980 i morti da morbillo sono stati 2.6 milioni; nel 2013 solamente 96.000, quasi tutti di età inferiore ai 5 anni. La mortalità del morbillo riguarda circa lo 0.2% dei contagiati.

Il morbillo è la più appariscente di tutte le malattie esantematiche infantili, in quanto caratterizzata da febbre molto elevata, tosse, congiuntivite, esantema ed eruzione mucosa (enantema). Il morbillo è causato dall’infezione da parte di un paramyxovirus, che possiede un altissimo potere contagiante, pari quasi a quello della varicella (un convivente con un bambino ammalato di morbillo, se ancora non l’ha contratto, difficilmente sfugge al contagio), esercitato tramite contatto diretto prolungato ed inalazione delle goccioline microscopiche di saliva che vengono emesse dal malato durante i violenti accessi di tosse.

Sintomi del morbillo

Il tempo di incubazione è di 11 giorni, dopo di che compaiono i primi sintomi: febbre elevata, sensazione di malessere, cefalea. In poche ore il malato accusa fotofobia e congiuntivite, quest’ultima soprattutto a carico delle palpebre. morbillo sintomi e complicanze vaccinoContemporaneamente iniziano i segni tipici del raffreddore: starnuti, tosse produttiva e ipersecrezione nasale.

A questo stadio della malattia, che dura fino a 4 giorni, compare un enantema tipico ed esclusivo del morbillo: la presenza di macchioline biancastre sulla mucosa della guancia, a livello del I molare superiore.

Si tratta del segno di Köplik, patognomonico, che precede l’eruzione cutanea di un giorno e dura fino a 2 giorni dopo la comparsa dell’esantema.

L’eruzione inizia dietro le orecchie o sulla faccia e sul collo, dapprima come eritema maculare, per poi diffondersi rapidamente al tronco ed agli arti. Dopo mediamente 5 giorni, la manifestazione cutanea scompare. Una linfoadenite generalizzata è comune, come in molte malattie infettive febbrili, mentre nell’adulto possono essere presenti nausea e vomito. Le due complicanze più frequenti sono l’otite media e la polmonite, anche se l’evenienza più drammatica è costituita dall’insorgenza di un’encefalite demielinizzante, che si può manifestare fino a 14 giorni dopo l’inizio della malattia. I sintomi sono drammatici: ricompare la febbre che era scomparsa, insorge cefalea intensa, vomito e rigidità nucale. A breve si manifestano convulsioni e stato soporoso. Nel 10% dei pazienti il decesso è inevitabile e oltre il 50% dei sopravvissuti presentano sequele permanenti neurologiche di gravità variabile. Il morbillo, se non avvengono complicazioni, è una malattia che presenta guarigione spontanea.

Cura e terapia del morbillo

Non esiste una terapia specifica e il cardine dell’assistenza si basa sulla terapia sintomatica: riposo a letto, codeina contro la tosse e le mialgie, antipiretici, assunzione abbondante di liquidi. La luce intensa non danneggia l’apparato visivo, ma può recare sollievo ai pazienti affetti da fotofobia importante. Gli antibiotici non hanno alcun effetto preventivo, per cui il loro uso nel morbillo non complicato è assolutamente da evitare.

Come prevenire il morbillo

A parte l’evitare il contatto con ammalati, l’unica forma possibile di prevenzione è data dalla somministrazione del vaccino MPRV, a base del virus vivo attenuato, che produce immunità tramite infezione. L’efficacia protettiva è del 98%-99% ed è opportuna una seconda dose di rinforzo. morbillo sintomi complicanze e vaccinoCome per tutti i vaccini, l’insorgenza e la durata dell’immunizzazione che ne deriva possono essere differenti in base a numerosi fattori, tra cui l’età della somministrazione, la mancanza del richiamo, la presenza di un deficit immunitario, l’uso di farmaci che ostacolano l’immunità, l’uso di un vaccino ucciso anziché uno vivo. Le controindicazioni alla vaccinazione sono date da gravidanza, deficit immunitario, leucemia, tumori maligni sistemici, tubercolosi in fase attiva, uso di farmaci che diminuiscono l’immunità (cortisonici, antimetaboliti).

Un ultimo aspetto riguardante il vaccino: la sua sicurezza. A parte l’allarmismo creato da ignoranza o interessi commerciali, occorre precisare che il vaccino a base di virus vivo crea, di fatto, la malattia che deve prevenire, ovviamente in forma molto attenuata. È però comune l’insorgenza di febbre e in qualche caso di rash cutaneo dopo la vaccinazione. Questo fenomeno non deve essere interpretato come un “danno” del vaccino, ma semplicemente come una dimostrazione della sua efficacia nell’indurre la formazione anticorpale.

Per chiarire l’importanza della vaccinazione, basti ricordare che nel 1980 i morti da morbillo sono stati 2.6 milioni; nel 2013 solamente 96.000, quasi tutti di età inferiore ai 5 anni. La mortalità del morbillo riguarda circa lo 0.2% dei contagiati. Per quanto riguarda la pericolosità per la vita che da qualche pseudoscienziato è stata ipotizzata, è sufficiente ricordare un dato numerico che pone fine al problema: il vaccino può causare un decesso su 1.000.000 di vaccinati; il morbillo causa un decesso su 1.000-2.000 ammalati.

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