sabato, Aprile 20, 2024

Juraj Valcuha al San Carlo il 20 e 21 gennaio con musiche di Bartok e Dvorak

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Carlo Farina
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Carlo Farina - cura la pagina della cultura, arte con particolare attenzione agli eventi del Teatro San Carlo, laureato in Beni culturali, giornalista.

Sabato 20 gennaio (in replica domenica 21) Violeta Urmana e Gábor Bretz saranno gli straordinari interpreti del capolavoro di Bela Bartók, “Il Castello del Principe Barbablù”. Juraj Valčuha dirigerà l’Orchestra del Teatro di San Carlo.  

Riprende dunque la Stagione Sinfonica 2017/2018 del Massimo Napoletano con un programma molto particolare e di rara esecuzione. Si comincia con “Il castello del Principe Barbablù” che torna al Teatro di San Carlo dopo dieci anni di assenza. Béla Bartók, che si era raramente dedicato al repertorio vocale, compone questo lavoro su testo di Béla Balázs. Bisogna aspettare il 24 maggio del 1918 perché quest’opera in un atto sia diretta per la prima volta al Teatro dell’Opera di Budapest da Egisto Tango. E fu proprio Tango – musicista di formazione cosmopolita – a comprenderne e a suggellarne la grandezza, consacrandolo a capolavoro non solo del repertorio operistico ungherese, ma di tutto il teatro musicale del Novecento. Le voci  sono state affidate all’interpretazione della grande Violeta Urmana e del baritono ungherese Gábor Bretz, finissimo interprete, diretto molte volte nel ruolo di Barbablù dai più celebri maestri tra cui Daniel Barenboim, Gustavo Dudamel, Ádám Fischer, Ed Gardner, Daniele Gatti, Valery Gergiev, Daniel Harding, Michele Mariotti e Esa-Pekka Salonen. A questi si aggiunge, alla testa dell’Orchestra del San Carlo, il suo Direttore Musicale Juraj Valčuha che dall’ottobre 2016 svolge l’incarico di Direttore Musicale del Teatro San Carlo di Napoli, nonché quello di Primo Direttore ospite della Konzerthaus Orchester di Berlino. Nella seconda parte del concerto, Valčuha e l’Orchestra del Teatro di San Carlo volteranno pagina con la Sinfonia n. 8 in Sol Maggiore, Op. 88 di Antonín Dvořàk. Composta in poco più di due mesi e diretta al suo debutto dall’Autore a Praga nel 1890, questa è una delle sinfonie più amate da Dvořàk. Questa Sinfonia, insieme alla Sinfonia n. 4, si caratterizza per l’estrema fluidità della tessitura musicale, per la bellezza delle linee melodiche, per la sapiente e brillante strumentazione che, insieme all’assenza di forti contrasti tematici e timbrici, ne fanno una composizione di grande eleganza formale.

Il concerto sarà trasmesso in diretta da RAI RADIO3

 

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