giovedì, Marzo 28, 2024

Ricerca: Fibre di plastica presenti nell’acqua di rubinetto

- Advertisement -

Notizie più lette

Redazione
Redazionehttp://www.2anews.it
2Anews è un magazine online di informazione Alternativa e Autonoma, di promozione sociale attivo sull’intero territorio campano e nazionale. Ideato e curato da Antonella Amato, giornalista professionista. Il magazine è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Napoli n.67 del 20/12/2016.

Le fibre di plastica sono presenti nell’83% dell’acqua di rubinetto di tutto il mondo! Ecco i risultati dello studio shock.

Contaminazione da micro particelle di plastica, il nemico invisibile, è stata riscontrata nell’acqua del rubinetto nei paesi di tutto il mondo, invitando gli scienziati ad indagare sugli effetti pericolosi a lungo termine per la salute. L’indagine è stata svolta da Orb Media, che ha analizzato 159 campioni di acqua potabile dal rubinetto provenienti da ogni continente, scoprendo che nell’83% dei casi è contaminata con materie plastica.

Gli Stati Uniti hanno il tasso di contaminazione più elevato, al 94%, con fibre di plastica trovate in acqua di rubinetto campionata in siti compresi gli edifici del Congresso, la sede dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e la Trump Tower a New York sede del Presidente Donald Trump. Seguono Libano e India con i tassi più alti. fibreLe nazioni europee tra cui il Regno Unito, la Germania e la Francia hanno avuto il tasso di contaminazione più basso, ma questo era ancora del 72%. Le autorità americane non fissano un livello di sicurezza per le particelle di plastica nell’acqua potabile, ha detto una portavoce dell’Epa (l’Agenzia per la protezione dell’ambiente), e non le hanno nemmeno inserite nella lista delle possibili sostanze contaminanti rinvenibili nell’acqua di rubinetto. L’Unione Europea impone agli Stati membri di garantire che l’acqua potabile sia libera da sostanze contaminanti. Il numero medio di fibre presenti in ogni campione da 500 ml variava da 4.8 negli Stati Uniti a 1.9 in Europa.

Il Ministro dell’Ambiente Galletti: “Ci vuole un’azione finalizzata per intervenire alla “fonte” del problema: il nostro consumo di plastica quotidiana è assolutamente insostenibile e, di conseguenza, bisogna prendere atto che vanno avviate pratiche di produzione industriale che diminuiscano drasticamente l’utilizzo di questo materiale” – conclude il Ministro Galletti. Se gli studi precedenti avevano scoperto la microplastica negli oceani e all’interno del pesce che viene venduto nei supermercati, oggi sappiamo che questa plastica è anche nell’acqua del rubinetto!

L’impatto sulla salute della microplastica

fibre«Sta impattando la fauna in modo preoccupante…come possiamo pensare che non stia impattando noi», ha osservato Sherri Mason esperta dell’università di New York che ha supervisionato l’analisi di Orb. «Non sappiamo quale sia l’impatto sulla salute e per questo motivo dobbiamo applicare il principio di precauzione e sforzarci subito così da scoprire quali sono i veri rischi», ha dichiarato la dottoressa Anne Marie Mahon presso l’Istituto di Tecnologia di Galway-Mayo in Irlanda. Mahon ha spiegato che ci sono due preoccupazioni principali:

1) Le particelle di plastica molto piccole ovvero le nanoparticelle. «Se ci sono le fibre di plastica, è possibile che le nanoparticelle siano anche lì e non riusciamo a misurarle», ha detto. «Una volta che sono nell’ordine di grandezza del nanometro (un milionesimo di millimetro), possono penetrare all’interno delle cellule del nostro organismo e questo significa che possono penetrare gli organi e ciò sarebbe preoccupante

2) Le sostanze chimiche e patogene che le microplastiche possono portare con sé. La microplastica può attirare i batteri presenti nelle acque reflue, ha dichiarato Mahon: «Alcuni studi hanno dimostrato che esistono più patogeni nocivi sulle microplastiche a valle degli impianti di trattamento delle acque reflue.»

- Advertisement -
- Advertisement -
- Advertisement -

Ultime Notizie