sabato, Aprile 20, 2024

Elisa ha un donatore. Riaccese le speranze per la piccola affetta da una rara forma di leucemia

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Elisa è affetta da leucemia mielomonocitica infantile, una patologia davvero molto rara che a differenza di altri tipi di leucemie, invade la milza, il fegato e i polmoni.

Elisa ha un donatore. A dare la splendida notizia è il papà che non ha mai perso le speranze per salvare la figlia ma soprattutto è stato instancabile nel divulgare il suo appello. Il papà Fabio P. aveva affidato la sua richiesta a Facebook: ”Aiutatemi a salvare Elisa, la mia bimba senza un trapianto di midollo ha pochissime speranze di sopravvivere.”

Elisa è affetta da leucemia mielomonocitica infantile, una patologia davvero molto rara che a differenza di altri tipi di leucemie, invade la milza, il fegato e i polmoni. E’ molto aggressiva. Infatti, su 100 leucemie infantili, sono una o due sono di questo tipo.

Elisa è stata sottoposta ad una cura sperimentale approvata dal sistema sanitario, nata per le patologie degli adulti che però funziona anche sui bambini, presso l’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Ma è stato solo un modo per prendere tempo e rallentare la progressione della malattia. L’unica speranza di salvezza per lei è il trapianto di midollo osseo da donatore compatibile. La speranza è arrivata. Dopo tanta angoscia e sofferenza finalmente si vede una via d’uscita al dolore. La storia di Elisa, la bimba di 3 anni e mezzo di Pordenone ha commosso  l’Italia, ha varcato i confini della penisola alla ricerca di un donatore di midollo osseo compatibile e soprattutto ha sensibilizzato decine di migliaia di persone ad effettuare un esame di compatibilità. E ora, dopo sette mesi, finalmente quel donatore è stato trovato, per la gioia dei genitori della piccola, di suo padre Fabio Pardini.

«Dopo aver aspettato abbiamo finalmente trovato il donatore: non è compatibile al 100% ma al 90%. Ma diciamo che rientriamo nella fascia di quelli fortunati: il 40% delle persone malate non ha ancora la possibilità di trovare un donatare. L’alternativa eravamo noi genitori, compatibili però solo al 50%». – dichiara il papà Fabio in un intervista al Mattino. «La notizia è arrivata un mese fa ma dovevano capire se il donatore avesse malattie genetiche. Poi una decina di giorni fa, ci hanno detto che era compatibile al 90% e che non aveva malattie genetiche, era sano. Del donatore non sappiamo nulla. – continua Fabio –  Pare che sia una donna ma non so dire l’età. È top secret. E lei non sa che donerà per Elisa. In alcuni casi si potrà sapere dopo il trapianto, ma di solito c’è molta riservatezza. Noi vorremmo abbracciarla quando sarà tutto finito e quando tutto andrà bene, ma non sappiamo se ne avremo la possibilità. Probabilmente no». A giorni ci sarà l’intervento. Per la piccola Elisa c’è stata una mobilitazione internazionale. Anche le star hanno condiviso l’appello per la ricerca del donatore:  da Anastacia a Fiorello e la famiglia di Umberto Tozzi, che per prima ha parlato del dramma della bambina. «Da questa esperienza abbiamo imparato che c’è una solidarietà in giro che ha dell’incredibile! Non avrei mai pensato che qui, da solo, in una camera di ospedale con un telefono, insieme alle tante persone che hanno creato la pagina Facebook “Salviamo Elisa” potessi fare tanto. – conclude papà Fabio emozionato. Forse il nostro esempio è che fare solidarietà può essere estremamente importante. Quello che è successo a mia figlia, può succedere a tutti. E ci ha insegnato che i social ma anche i media hanno avuto un ruolo importante e possono anche fare qualcosa di buono.

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