giovedì, Marzo 28, 2024

Campagne antifumo: le scelte di Europa e Stati Uniti

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Più di 6 milioni di morti ogni anno nel mondo sono causate dal tabacco: il fumo è una minaccia per la salute di tutti. Il numero di morti per tabagismo salirà a 8 milioni entro il 2030.

di Maria Sordino – Il tabagismo ha costi altissimi, sia in termini di salute che economici. In Italia ogni anno vengono spesi circa 6,5 miliardi di euro per curare le malattie che derivano da questa dipendenza, senza considerare i danni sociali e il carico di sofferenza umana. Come dimostrato da numerosi studi scientifici, gli interventi per aiutare i pazienti a smettere di fumare sono un metodo molto diffuso per diffondere la cultura antifumo con un elevato rapporto costo-efficacia, sebbene l’approccio al fumatore delle varie campagne sia molto diverso da paese a paese. Vediamo insieme alcuni esempi.

fumoIn Svezia un cartellone pubblicitario tossisce quando gli passa davanti un fumatore. Si tratta di una campagna antifumo messa in campo lo scorso anno in Svezia. Sul manifesto, posto su una colonnina in pieno centro a Solna, cittadina poco distante da Stoccolma, appare il volto di un uomo con la mano di fronte alla bocca come per trattenere la tosse, che tossisce davvero quando avverte nelle vicinanze la presenza di una sigaretta accesa, grazie ad alcuni sensori. Sulla superficie, uno spot recita: “La nostra missione è quella di aiutarvi a vivere una vita più lunga e sana”, sperando che fra i fumatori qualcuno utilizzi i posacenere messi accanto al cartellone.

In Europa e in Italia sono entrate in vigore, lo scorso anno, le nuove norme sul fumo che Bruxelles ha elaborato, quasi tre anni fa, con la direttiva 2014/40/UE. I provvedimenti principali riguardano lo stop alla vendita dei pacchetti da 10 sigarette e di tabacco da meno di 30 grammi, l’introduzione di confezioni che per il 65 per cento della superficie hanno avvertenze sulla dannosità del fumo e il divieto di usare additivi o aromi per rendere il tabacco più attrattivo. fumoL’obiettivo è non solo quello di sottolineare quanto è nocivo il fumo, ma anche di contrastare sempre più la diffusione del fumo tra gli adolescenti con l’abolizione dei pacchetti piccoli che, costando meno, sono più alla portata delle tasche dei giovani. Su ogni confezione è anche inserito il numero verde antifumo dell’Istituto Superiore di Sanità (800.554.088). Nel mirino sono finite anche le sigarette elettroniche con il divieto di vendita ai minori di 18 anni di sigarette elettroniche e di liquido di ricarica con presenza di nicotina e con l’obbligo che questi prodotti siano confezionati a prova di bambino e di manomissione, corredati da un “foglietto illustrativo” contenente istruzioni d’uso, controindicazioni, informazioni su eventuali effetti nocivi.

fumoNegli Stati Uniti la guerra al fumo con immagini shock sugli effetti della nicotina fu proposta, qualche anno fa, dalla Food and Drug Administration (Fda), ma l’iniziativa venne bloccata da una corte di appello di Washington, perché prevedeva immagini forti. Nonostante ciò, a New York fumare non è una pratica così diffusa come in Italia. È possibile accendere la sigaretta in strada, ma ad almeno 30 metri dall’entrata dei palazzi, in particolare se si tratta di edifici rinomati e centri commerciali; non è invece permesso fumare sul marciapiede all’esterno di scuole, centri d’infanzia e strutture sanitarie. E il divieto vale anche per le sigarette elettroniche. L’acquisto di tabacco o sigarette, inoltre, è consentito a partire dai 21 anni: non solo chiedono la carta d’identità, ma la scannerizzano prima della vendita.Un’ultima curiosità: a New York il prezzo di un pacchetto di sigarette varia da 10,50 $ fino anche a 15 $!

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