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Atitech: Leonardo si impegna a ricollocare i 178 dipendenti

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Ieri a Roma è stato firmato l’accordo tra le Segreterie di Fim Fiom Uilm e le aziende Leonardo e Atitech per la ricollocazione al lavoro dei 178 dipendenti ex Alenia.

di Antonella Amato – E’ stato raggiunto l’accordo tra le Segreterie di Fim Fiom Uilm e le aziende Leonardo e Atitech per la ricollocazione al lavoro dei 178 dipendenti ex Alenia. Dopo l’intesa per l’integrazione salariale e la Cassa Integrazione di venerdì in Regione Campania, ieri sera è stato firmato l’accordo che sancisce la fine della vertenza tra Leonardo, Atitech Manufacturing e le sigle sindacali. dipendenti atitechI lavoratori che già da tempo sono in Cassa Integrazione e hanno presidiato il sito di Capodichino per oltre due mesi, dopo l’accordo in Regione Campania, percepiranno oltre la CIGS anche un’integrazione da parte dell’azienda Atitech Manufacturing fino all’80 per cento dello stipendio percepito. L’intesa sottoscritta a Roma prevede che tutti i dipendenti che nel maggio di due anni fa passarono dai siti Alenia di Capodichino ad Atitech Manufacturing, entro 15 mesi a partire dal 22 giugno 2017, saranno ricollocati progressivamente negli stabilimenti di Leonardo. Le sigle sindacali in una nota diffusa subito dopo l’accordo esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta in una situazione complicata e rischiosa per i lavoratori. Dal prossimo 28 settembre le parti s’incontreranno ogni quindici giorni per verificare possibilità di assunzioni nelle sedi campane di Leonardo, proposte di esodi incentivati o di richieste di permanenza in ambito di Atitech. Nell’accordo si evince che Leonardo si impegna in primis ad assordbire i lavoratori nei siti campani precisando: “ferma la necessità di coerenza professionale richiesto ed il profilo professionale disponibile/ riconvertibile con interventi formativi mirati”. I lavoratori sono soddisfatti del risultato ottenuto anche se l’accordo lascia un po’ di amarezza per la perdita di un sito strategico aeroportuale in Campania, parliamo del Polo Nazionale/Internazionale delle Manutenzioni Aeronautiche, con il dislocamento di forze lavoro specializzate nel settore civile. In futuro si spera di sapere di più sulle responsabilità per come le risorse pubbliche sono state utilizzate per sostenere un progetto che non è mai decollato e perché un gruppo come Leonardo, pur di trasferire altrove delle attività che si facevano a Napoli, si ritrova senza più un sito aeroportuale strategico che aveva sull’aeroporto di Capodichino? A questo punto è necessario chiedersi: quale sarà il futuro del settore civile in Campania?

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