martedì, Aprile 23, 2024

E’ morto Gigi Mannelli, indimenticabile campione giallorosso

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Addio a Luigi, ma per tutti era “Gigi” Mannelli, pallanuotista del Circolo Canottieri Napoli conquistò la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960. E’ stato il più giovane giocatore di pallanuoto alle Olimpiadi: 17 anni e 281 giorni. 

Gran Pavese listato a lutto per la morte del grande Gigi Mannelli indimenticabile campione giallorosso. La “bomba”, come affettuosamente veniva anche chiamato, per la straordinaria potenza del suo tiro, non c’è l’ha fatta e ieri sera ci ha lasciati. Lasciandoci un vuoto immenso per la sua grande storia sportiva, ma soprattutto per la sua grande umanità e per il sua grande attaccamento al sodalizio giallorosso.  Lo piange la Canottieri Napoli, ma anche tutta la pallanuoto italiana. Si è spento ieri sera alle 21,30 presso l’Ospedale Pellegrini di Napoli, dove era ricoverato. Lascia la moglie Valeria e due figlie, Cristiana e Paola. Luigi, ma per tutti era “Gigi” Mannelli, pallanuotista del Circolo Canottieri Napoli conquistò la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Roma nel 1960. Nato a Napoli il 21 febbraio 1939, è stato il più giovane giocatore di pallanuoto alle Olimpiadi: 17 anni e 281 giorni.  luigi mannelliVinse l’oro con una formazione storica composta da Dante Rossi (Nervi), Giuseppe D’Altrui (Fiamme Oro), Gianni Lonzi (Florentia), Amedeo Ambron (Fiamme Oro), Danio Bardi (Fiamme Oro), Salvatore Gionta (Lazio), Giancarlo Guerrini (Lazio), Franco Lavoratori (Recco), Luigi Mannelli (Can. Napoli), Brunello Spinelli (Fiamme Oro). Allenatore Bandy Zolyomy.  “Abbiamo trascorso una vita assieme, ci volevamo bene e ci frequentavamo anche con le rispettive famiglie. L’ultima volta che ci siamo visti è stato proprio alla Canottieri, dove ci fermammo a pranzo era settembre dello scorso anno con noi c’era anche mia moglie Lia – racconta commosso Fofò Buonocore, compagno di squadra di Mannelli – Ho dei ricordi bellissimi con lui. Giocavamo divertendoci tanta era la voglia e la passione che avevamo per la pallanuoto. Ci divertivamo tantissimo e all’epoca giocavamo nella piscina di legno del Molosiglio ed eravamo imbattibili. Io difensore e lui attaccante facevamo impazzire gli avversari. Assieme abbiamo vinto tre campionati”. “Gigi”, con il fratello maggiore Maurizio, erano una delle tre coppie di fratelli giallorossi (Pieri e Lello Di Stefano e Fritz e Bubi Dennerlein) che conquistarono lo scudetto nel ’58 per la Canottieri. “La Canottieri piange oggi uno dei suoi più grandi campioni. – dichiara il presidente Ventura. “Gigi Mannelli non è stato solo un grande pallanuotista entrato di diritto nella nostro lunghissima storia sportiva, ma era anche un socio benemerito legatissimo al suo sodalizio. Lo frequentava e viveva in perfetta sintonia con esso tanto da dividerne successi  sportivi e anche momenti di amarezza che non mancano mai in tanti anni di storia. Desidero esprimere a sua moglie e alle sue due figlie la vicinanza e l’affetto della grande famiglia giallorossa”. Domani ai funerali, che si terranno alle ore 11 presso la Parrocchia di San Vincenzo Pallotti in piazzetta Europa a Napoli, sarà presente, fra gli altri, il presidente del Circolo Canottieri Napoli, Achille Ventura e tutta la squadra di pallanuoto con il capitano Fabrizio Buonocore, l’allenatore Paolo Zizza ed il consigliere, Gianpaolo Tartaro.

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