giovedì, Marzo 28, 2024

#Fridayhorror8 – I segreti oscuri delle filastrocche inglesi (part.1)

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Ritorna la rubrica #Fridayhorror. Questa settimana tratteremo il tema della “filastrocca”. Questo pensiero vi porterà alla memoria ricordi dolcissimi, ma non è così. Vediamo perchè…..

a cura di Stefania Unida e Jolie Marie Trahar – Senza dubbio vi ricorderete quelle gioiose filastrocche che i vostri genitori vi cantavano dolcemente da bambini. Questo pensiero vi porterà alla memoria ricordi dolcissimi di momenti felici e di giochi con gli amici d’infanzia. Tuttavia, la maggior parte delle filastrocche, soprattutto nella cultura inglese, hanno origine da storie oscure, fatti raccapriccianti o misteriosi che si nascondono abilmente dietro le note del loro dolce canto.

maxresdefault1Baa Baa Pecora Nera (Baa Baa Black Sheep)

Molti studiosi concordano sul fatto che “Baa, Baa, Black Sheep” racconta del Great (o Old) Custom, una tassa medievale sulla lana che fu introdotta nel 1275. L’uso del colore nero e la parola “master” ha portato alcuni a chiedersi se ci fosse un messaggio razziale al suo centro. La sua correttezza politica è stata messa in discussione ancora una volta nella seconda parte del 20° secolo, quando alcune scuole inglesi hanno vietato che la filastrocca venisse ripetuta nelle aule. Altri semplicemente hanno censurato la parola “nero” con un termine ritenuto meno offensivo. Nella scuola di Jolie, co-autrice, la parola “nero” è stata sostituita con “arcobaleno”.

Jack e Jill

Jack e Jill è una filastrocca classica che racconta di due giovani innamorati che si recano su una collina per andare a prendere un secchio d’acqua. O almeno questo è quello che viene narrato nel testo. Tuttavia, le sue origini non sono così innocenti come probabilmente avrete immaginato. Una delle teorie più comuni sull’origine della storia è che i due giovani siano Luigi XVI di Francia e sua moglie, Maria Antonietta, i quali furono entrambi giudicati colpevoli di tradimento e successivamente decapitati. L’unico problema è che questi eventi si sono verificati quasi 30 anni dopo la stesura della filastrocca “Jack e Jill”. Pertanto, la possibilità più probabile è che si tratti invece di un resoconto del tentativo di re Carlo I di riformare l’imposta sulle misure dei liquidi. Quando il Parlamento respinse la sua proposta, il re fece in modo che il volume fosse ridotto a mezze e quarti di pinte, note anche come jacks e jills, rispettivamente. Quindi questa canzone d’infanzia racconterebbe realmente di tasse e imposte? Beh, non sarebbe l’unica!

Mary Quite Contrary

Si tratta di una filastrocca inglese per bambini molto popolare, e anche se suona come un consiglio di giardinaggio, è in realtà la storia degli omicidi perpetrati dalla regina Maria I d’Inghilterra, meglio nota come “Bloody Mary” (Maria, la sanguinaria), regnante cattolica molto devota. Il suo regno, dal 1553 al 1558, fu caratterizzato dall’esecuzione di centinaia di protestanti. Ci sono differenti spiegazioni delle rime che costituiscono questa celebre filastrocca. Molti storici sostengono che le campane d’argento e le conchiglie che vengono menzionate nella canzone sono in realtà gli strumenti di tortura per i condannati a morte, e certamente non decorazioni da giardino. I campanelli d’argento infatti erano delle viti ad alette utilizzate per schiacciare le dita delle mani e dei piedi, mentre le conchiglie erano degli strumenti di tortura genitale. La frase in cui si citano le “belle signorine (maids) tutte in fila” è in realtà un riferimento alla gente in fila per essere giustiziata al Patibolo di Halifax, in una sorta di ghigliottina. Con il termine ‘signorine’ (maids) si stava indicando un dispositivo per decapitare la gente chiamato appunto The Maiden. Decapitare una vittima in quel tempo era davvero difficile. Una decapitazione poteva richiedere fino a 11 colpi per tagliare la testa, e spesso la vittima resistiva e riuscire a scappare dal patibolo per poi essere inseguita. “Come fate a far crescere il vostro giardino?” si riferisce al cimitero, perché più erano I morti, più il cimitero, il “giardino”, sarebbe cresciuto.

mary-maryL’anello intorno al Rosie (Ring around the Rosie)

Tenendo conto del fatto che alcune delle filastrocche classiche di oggi sono vecchie più di due secoli, ci sono spesso diverse teorie sulle loro origini. Ma di tutte le presunte filastrocche con un’origine remota e misteriosa, “Ring Around the Rosie” è probabilmente la più disturbante e peraltro senza alcun dubbio corretta, poiché il suo testo non lascia spazio ad interpretazioni.

Il testo merita, infatti, di essere trascritto:

Ring around the rosie

A pocket full of posies

Ashes, ashes

We all fall down

E la traduzione sarebbe:

C’è un anello di colore rosa

Un sacchetto di piccoli fiori profumati

Ceneri, ceneri,
 Cadiamo tutti

Nel 1665 la Grande Peste bubbonica si diffuse a Londra. “The ring around the Rosie” (l’anello di colore rosa) si riferisce all’eruzione cutanea che compariva nelle persone afflitte come primo sintomo della peste, e si tentava di coprire l’odore terribile emanato dai malati proprio con “una tasca piena di piccoli fiori.” Tutti conosciamo la filastrocca “Giro giro tondo”, ma pochi sanno che deriva appunto da questa antica nursery rhyme per i bambini inglesi. Il verso finale (Ashes, ashes – we all fall down; ceneri, ceneri – cadiamo tutti) è alquanto esplicativo ed è dedicato all’abitudine di cremare i corpi una volta morti, per diminuire la probabilità di venire infettati; un’alternativa a questo verso è “A-tischoo, a-tischoo”, onomatopea inglese dello starnuto, che indica lo stadio ultimo della peste. Il finale è un lamento dovuto alla grande quantità di decessi provocati da questa piaga, che sembrava potesse estinguere tutta la specie umana.

La peste ha ucciso quasi il 15% dell’intera popolazione del paese.

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